Colaboración. Incontro spagnolo dopo Losanna IV
Dopo il congresso, la ricezione. I giorni 20 e 21 novembre 2024 si è tenuto a Guadarrama (vicino Madrid) il consueto incontro nazionale del Movimento di Losanna Spagna che quest’anno si è focalizzato su quanto vissuto e ascoltato durante il quarto Congresso di Losanna dello scorso settembre a Seul. L’incontro era rivolto tendenzialmente a “influencers”, cioè a leaders di chiese e missioni che lavorano in Spagna e abbracciano la causa del Movimento, in ottica di costante collaborazione e condivisione. Durante le due giornate il senso di collaborazione ha permeato ogni momento in maniera tangibile e concreta.
L’incontro è stato suddiviso in sei sessioni, ognuna delle quali ha ricalcato alcune questioni affrontate durante le giornate a Seul: presenza e opera dello Spirito Santo, comunità missionale, persecuzione e chiesa globale, fede e lavoro, natura della leadership ed Evangelo ai confini della Terra. I partecipanti hanno lavorato quindi su questioni quali il discepolato intergenerazionale, la dipendenza dallo Spirito Santo e la voce profetica della chiesa di fronte alle sfide della contemporaneità. È stata sottolineata la centralità di una leadership servizievole, dell'evangelizzazione in ogni ambito della cultura e del lavoro.
Seguendo lo schema adottato in Corea, al termine di ogni sessione ogni partecipante aveva l’occasione di confrontarsi e discutere su quanto ascoltato in piccoli gruppi eterogenei. Ciò ha offerto la possibilità ad ognuno di affrontare dibattiti costruttivi mediante un dialogo onesto tra credenti di diverse generazioni e di diversi retroterra sociali, regionali, culturali e denominazionali. L’obiettivo di tali dibattiti era far emergere un punto di convergenza e dar vita a nuove collaborazioni. Ogni gruppo disponeva di un segretario e di un moderatore al fine di rendere efficace il dialogo e di far sì che nessuno degli spunti utili venisse perso. Il tutto, grazie anche all’intelligenza artificiale, è poi stato raccolto in un report fruibile a tutti.
Un elemento che ha caratterizzato l’organizzazione di tali giornate è stato proprio il dialogo e la collaborazione intergenerazionale. Ad esempio, nelle sessioni è stato dato spazio non solo a leaders anziani ma anche a giovani promettenti. Un esempio è quello di Laura Pérez, tra i responsabili di GBU e membro del comité di Losanna Spagna, che ha proposto un’efficace relazione sul tema della presenza e dell’opera dello Spirito Santo, in cui ha evidenziato la necessità di dipendere totalmente dalla guida dello Spirito e di recuperare la voce profetica della chiesa. Inoltre, a fine lavori, è stato annunciato il programma di progressivo ritiro di responsabili anziani a favore di giovani emergenti.
In ogni riflessione si respirava un forte desiderio di riforma in senso biblico e di rinnovamento spirituale della Nazione.
Spagna e Italia non vivono due realtà molto dissimili: entrambe hanno una cultura fortemente ancorata al cattolicesimo romano (con tutta la questione relativa al nominalismo religioso) e hanno vissuto, anche se in tempi diversi, i drammi del totalitarismo nazionalista; ambedue oggi affrontano le sfide della secolarizzazione e della conseguente indifferenza generalizzata nei confronti della fede cristiana.
In Spagna ancora oggi gli strascichi delle ferite provocate da decenni di Franchismo sono palpabili nella società, con tutti i risvolti negativi che questo totalitarismo impregnato di clericalismo ha avuto sulla visione che le persone hanno della fede, per non parlare delle sue ingerenze nella sfera dell’educazione e della libertà religiosa. Per molti, evangelici compresi, parlare degli effetti del Franchismo è ancora un tabù.
Ad ogni modo, i leaders evangelici riuniti a Guadarrama (in buona parte immigrati di seconda generazione o missionari) sembrano aver ben presente tutte le specificità del contesto spagnolo.
Infatti, ognuno di loro, durante le sessioni e le conversazioni di gruppo, ha dato grande enfasi all’importanza di vivere un cristianesimo concreto e non eremitico che ricerchi davvero il bene della nazione e sia presente sulla scena pubblica come seria alternativa rispetto alle visioni di maggioranza nel Paese. È stato anche sponsorizzato un breve libretto sulla storia delle missioni in Spagna e sulle sfide attuali.
In tal senso è da segnalare che proprio grazie alla collaborazione costante dei membri di Losanna Spagna stanno nascendo attività di coordinamento e supporto delle evangelizzazioni nelle grandi città. Ciò a seguito della comune realizzazione che le città, composte da tante persone di diverse origini, sono luoghi strategici in cui predicare l’Evangelo, senza tuttavia tralasciare la specificità demografica spagnola che è caratterizzata anche dalla presenza di tanti piccoli “pueblos”, cioè realtà rurali in cui è assente la testimonianza evangelica.
Le due giornate sono state dense e ricche di stimoli e molte sarebbero le riflessioni da fare. Nei partecipanti spagnoli abbiamo percepito il desiderio di unità evangelica che Gesù stesso desidera per la Sua Chiesa, come dice nella preghiera sacerdotale: “che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità…” (Giovanni 17,21-23).
Riflettiamo la preghiera e il desiderio di Gesù anche qui in Italia, affinché si superino le barriere interdenominazionali e si collabori per il grande mandato, abbandonando come affermato da Jaume Llenas (Coordinatore del Movimento Spagnolo di Losanna ed ex-segretario dell’Alleanza evangelica) la mentalità riduttiva ed individualista del chiringuito. Che anche in Italia si possa realizzarsi un piccolo passo in avanti, anche attraverso un incontro nazionale, che possa contribuire a manifestare concretamente l’unità evangelica e, non di meno, a spingere verso la collaborazione.