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Henric Schartau (1757-1825). Un padre protestante dimenticato della Svezia moderna

Una statua in bronzo di un uomo che indossa un mantello, un colletto clericale e che tiene in mano un libro: questo è ciò che troverete se visitate Lund, nella contea di Scania in Svezia. La statua si trova nella piazza accanto all’imponente Lunds domskyrka (cioè cattedrale di Lund). 

 

Forse lo avrete intuito: l’uomo della statua è un pastore luterano svedese. Il suo nome è Henric Schartau (1757-1825). Pochissimi svedesi sarebbero in grado di spiegare chi sia stato. Eppure, quest’uomo ha tanto da spiegare sul perché la Svezia è stata una delle nazioni più prospere al mondo negli ultimi decenni. Dato che Schartau morì il 3 febbraio 1825, quest’anno è un’eccellente opportunità per riportare alla luce uno degli uomini al centro della creazione della Svezia moderna. 

 

Chi fu Henric Schartau? 
In breve, Henric Schartau è stato un pastore luterano attraverso il quale iniziò uno dei risvegli spirituali più potenti della Svezia sud-occidentale. Il mantello che indossa è anche un ricordo del suo lavoro presso l’università di Lund. 

 

Henric Schartau nacque in una famiglia cristiana a Malmö il 27 settembre 1757. Suo nonno fu sindaco della città, mentre suo padre era stato un segretario comunale. Schartau dimostrò capacità intellettuali superiori fin da piccolo. Frequentò la scuola latina di Malmö prima di entrare all’università di Lund per studiare filosofia alla giovanissima età di quattordici anni. Tuttavia, Schartau incontrò anche dei momenti difficili. Perse sua madre all’età di tredici anni e il suo periodo a Lund fu caratterizzato da anni di declino morale. Tuttavia, l’educazione cristiana che ricevette dai suoi genitori, e in particolare da suo nonno, non gli permise di andare alla deriva. 

 

All’età di vent’anni, Henrik Schartau conobbe la grande svolta della sua vita: l’esperienza della conversione a Cristo. Dopo aver conseguito il master in filosofia, fu ordinato pastore a Kalmar, sulla costa del mar Baltico, nel 1780. Quattro anni dopo, tornò a Lund dove fu nominato vicario assistente della cattedrale. Fu in questo periodo che iniziò a predicare agli studenti dell’università. In seguito, oltre al suo ruolo nella cattedrale, Schartau divenne anche pastore nei paesini di Bjällerup e Stora Råby, non lontano da Lund. 

 

Risveglio 
Nonostante avesse vissuto la maggior parte della sua vita nella contea di Scania, fu in particolare nella regione di Göteborg (capoluogo della contea di Västra Götaland, a nord della Scania) che Schartau vide i suoi sermoni causare un vero e proprio movimento di risveglio. Non era di certo il primo risveglio a interessare una nazione nordica. Tuttavia, questo risveglio fu in qualche modo diverso. Mentre tanti altri risvegli si produssero fuori dalla chiesa ufficiale, questo rimase parte della chiesa luterana tradizionale. I predicatori erano pastori ordinati e non laici. Inoltre, i sermoni di Henrik Schartau sottolineavano fortemente il ruolo ancora attivo della legge di Dio nella società contemporanea. Ciò diede origine ad alcune accuse di legalismo, alle quali Schartau rispose: 

 

Sì, ho predicato la legge e la predicherò finché Dio mi darà la forza di muovere la lingua. Lo stesso Capo Pastore predicò la legge e così fecero i Suoi apostoli. Così anch’io ho predicato la legge, sebbene sappia bene che nessun uomo sarà giustificato dalle opere della legge, ma non ho cercato di mantenere cuori contriti sotto le minacce della legge. Ho predicato la legge come un tutore per Cristo. È stato mio sincero desiderio, per quanto possibile, abbattere il regno di Satana dalle fondamenta. Ho desiderato minacciare il peccatore ostinato, affinché la sua coscienza potesse essere risvegliata”. 

 

Il risveglio non piacque a tutti. Le autorità della diocesi di Göteborg cercarono di smantellare il movimento disperdendo i pastori che avevano iniziato a seguire Schartau nei piccoli paesini della regione. Ma invece di far estinguerlo, il risveglio si diffuse ovunque questi pastori fossero inviati. 

 

Schartauanesimo 
Il risveglio di Schartau, che divenne noto come Schartauanesimo, coprì in particolare la contea di Västra Götaland. Da Varberg nel sud della contea ad Uddevalla nel nord, il risveglio instillò rigore morale nella popolazione agricola e operaia della regione. I membri del movimento svilupparono una pratica quotidiana di preghiera comunitaria a casa. Gran parte della popolazione prese l’abitudine di frequentare la chiesa locale la domenica. In alcuni casi, i pastori visitavano i luoghi di lavoro per interrogare i lavoratori e vedere se la loro fede era forte. Queste visite erano generalmente ben accettate dai lavoratori. La predicazione di questi pastori ancorò nei cuori della popolazione l’idea biblica che il lavoro fosse una vocazione, cioè che si poteva adorare Dio attraverso un lavoro considerato ‘secolare’. Il movimento di risveglio di Schartau si diffuse persino nella diaspora svedese degli Stati Uniti, in particolare nello stato nord-orientale del Maine. 

 

L’uomo saggio dimenticato 
Il libro dell’Ecclesiaste parla di una città assediata da un re potente. Ma in quella stessa città c’era un uomo povero ma saggio. Grazie alla sapienza di questo uomo povero, la città fu liberata. Tuttavia, dopo la liberazione, il ricordo di quest’uomo fu dimenticato (Ecclesiaste 9:14-15). 

Henric Schartau è in qualche modo l’equivalente di questo uomo povero. Oggi, la Scania e Västra Götaland sono, dopo Stoccolma, le contee svedesi con il PIL pro capite più alto. Ma questa prosperità materiale non sarebbe stata raggiunta senza le predicazioni di Schartau e dei suoi discepoli. Il loro lavoro instillò rigore morale tra la popolazione, una condizione necessaria per lo sviluppo economico di una regione. Possa il bicentenario della morte di Henric Schartau non solo far riscoprire agli svedesi ciò che Dio ha fatto per la Svezia, ma persino dare speranza agli italiani che Dio può far sorgere un risveglio simile nell'Italia odierna tramite la predicazione del vangelo e la risposta da parte di donne e uomini fedeli.  


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