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Il multiverso tra scienza e fumetti. Una finestra biblica

Dopo che gli Avengers hanno sconfitto Thanos, il temibile titano pazzo, che con il suo “guanto dell’infinito” voleva la morte di metà degli esseri viventi dell’universo, la fase quattro del MCU (Marvel Cinematic Universe) è dedicata alla saga del multiverso: la scoperta del multiverso da parte degli eroi Marvel è stata causata dal fatto che alcuni loro (Spider-Man e Loki) volevano cambiare certi  aspetti della loro vita, quindi i continui viaggi nel tempo hanno modificato la linea temporale creando nuove diramazioni le quali rappresentano nuovi universi…

 

Da appassionato dei fumetti, la storia del multiverso mi ha sempre colpito. Eppure, c’è una differenza tra la teoria scientifica del multiverso e quella dei fumetti: la prima ha a che fare con svariate ipotesi (che vedremo) scientifiche; la seconda con lo “sliding doors”. Il fatto che alcune scelte ed eventuali viaggi del tempo possano creare nuove linee temporali è molto suggestivo, ma scientificamente impossibile. Siamo nel campo della fantascienza ma nulla di più.

 

Cosa diversa sono invece le teorie scientifiche che ipotizzano un multiverso. Tra le più famose ci sono:

 

●      L’inflazione cosmica: partendo dalla scoperta di una radiazione cosmica di fondo, il nostro universo è uno dei tanti lenzuoli stesi in uno spazio dove ci sono infiniti universi come il nostro.

●      L’inflazione caotica: simile alla precedente, soltanto che, invece di essere una singola struttura a palloncino in espansione, sfericamente simmetrica, il nostro universo potrebbe apparire come un “multiverso”, una schiuma cosmica di molte diverse bolle esponenzialmente grandi.

 

Ci sono altre teorie sul multiverso tutte molto interessanti. Mentre il multiverso scientifico è in relazione col Big-Bang, quello fantascientifico risponde alla domanda “cosa succederebbe se” (il What If di marvelliana memoria).

 

Il dibattito tra scienziati credenti e scienziati atei sul tema si è fatto molto acceso negli ultimi. Per parte atea, il famoso scienziato Stephen Hawking ha scritto:

 

“Il concetto di multiverso può spiegare la messa a punto delle leggi fisiche senza la necessità di un creatore benevolo che abbia creato l’universo per il nostro beneficio”.[1]

 

Per contro, il matematico evangelico John Lennox, con la sua tipica ironia, ha scritto:

 

la fede in Dio sembra un'opzione infinitamente più razionale, se l'alternativa è credere che ogni altro universo che può esistere esista, incluso quello in cui Richard Dawkins è l'arcivescovo di Canterbury, Christopher Hitchens il Papa e Billy Graham è stato appena eletto ateo dell'anno!”.[2]

 

Gli fa eco il famoso filosofo ed apologista evangelico William Lane Craig. Anch’egli con ironia ha scritto:

 

“I modelli multiverso, come i loro predecessori, non riescono a evitare l'inizio previsto dal Modello Standard. Lungi dall'eliminare la necessità di un creatore, il multiverso stesso richiede un creatore che lo porti in essere”.[3]

 

Dal canto suo, maestosa e perentoria è l’affermazione della Bibbia. In Genesi 1,1 è scritto: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra”. La prima frase della Bibbia mette un tassello fondamentale. Dice che vi è stata una sola creazione, una sola materia tratta dal nulla: per usare un termine teologico “Creatio ex nihilo”. Non viene indicato un altro spazio e un’altra creazione al di fuori di questo universo.

 

Ancora Dio, rispondendo a Giobbe al capitolo 38, disse: “Dov'eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza”. Addirittura, Dio chiede a Giobbe uno sforzo intellettuale, potremmo dire oggi logico-scientifico, per rispondere a questa domanda: anche qui Dio non parla di creazioni multiple, ma di un’unica creazione.

 

La Bibbia tutta, da Genesi ad Apocalisse, narra di un Dio Creatore che ha fatto “cieli e terra” in un modo non solo meraviglioso ma unico. Non esistono altri universi semplicemente perché Dio non li ha creati. 

 

Tutti noi non siamo frutto di una caso senza senso così fortunato da creare condizioni uniche per la vita: siamo invece il frutto della volontà ben precisa di Dio. Anche un multiverso creato dai nostri “e se” non esiste perché il Dio Creatore è anche Colui che sostiene e guida la Sua creazione, non ci lascia in balia delle nostre scelte, altrimenti gli eventuali universi usciti dalle nostre scelte sarebbe collassati dalla nostra incapacità (peccato) di fare qualcosa di buono.

 

L’unica altra “dimensione” che bisogna desiderare sono “i nuovi cieli e la nuova terra” descritti in Apocalisse 21,1 E’ la nuova creazione che Cristo Gesù sta edificando e che col Suo ritorno porterà a compimento per far abitare coloro i quali hanno posto la loro fede in Lui. Non è un “altro” universo che dobbiamo cercare, ma la “nuova creazione” di Dio a cui si accede per grazia soltanto mediante la fede.

 

[1] S.W. Hawking e L. Mlodinow, Il grande disegno, Milano, Mondadori 2011.

[2] J.C Lennox, A caccia di Dio. Presunzione e pretese del nuovo ateismo, Chieti, GBU 2013.

[3] https://www.reasonablefaith.org/writings/popular-writings/existence-nature-ofgod/has-the-multiverse-replaced-god


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