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La teologia per tutti i credenti. Dialogo con Wayne Grudem

“Non ho voluto parlare alla teologia accademica; non c’è niente di sbagliato in questo se uno riceve questa vocazione. Quello che ho fatto è stato rispondere alla chiamata di aiutare il credente medio ad apprezzare la ricchezza della teologia ancorata alla Scrittura”. Intervistato allo European Leadership Forum tenuto a Wisla (Polonia) dal 20 al 25 maggio, il teologo americano Wayne Grudem ha così riassunto il senso del suo ministero dottorale svolto negli ultimi 40 anni. 

La Teologia sistematica di Grudem (1995) è il libro di teologia da decenni più tradotto e venduto al mondo. In molti sensi quel libro è stato un successo non solo editoriale ma ha contribuito ad un cambiamento significativo nella teologia evangelica contemporanea. Intanto, con il suo linguaggio divulgativo e l’assenza di tecnicismi, ha avvicinato alla teologia milioni di lettori in ogni angolo del mondo, aprendo per loro una visuale sistematica sull’insegnamento della Parola di Dio. Poi, concentrandosi sull’argomentazione biblica delle dottrine cristiane, ha infuso fiducia nella solidità della Scrittura. Inoltre, aggiungendo ad ogni capitolo un inno da cantare e delle domande per l’applicazione, ha mostrato come la teologia sia al servizio della lode personale e della chiesa e della vita quotidiana. Infine, la Teologia sistematica di Grudem ha costruito un ponte tra la visione riformata e quella carismatica, non più viste come distanti ma come co-appartenenti. Infatti, la combinazione tra la confessione della sovranità di Dio sulla creazione e nella redenzione e il riconoscimento dell’opera soprannaturale dello Spirito Santo nel distribuire i doni come vuole è uno dei tratti della teologia di Grudem che ha aperto la porta al fecondo incontro.

Perché ha scritto la Teologia sistematica? gli è stato chiesto. “Perché dovendo insegnare un corso negli Anni Ottanta usavo la Teologia sistematica di Louis Berkhof, splendido manuale degli Anni Trenta. E’ una miniera, ma mi sono reso conto che era pieno di parole difficili per lo studente novizio e indicava i riferimenti biblici senza citare i testi per esteso. Nella mia esperienza ho visto che molti studenti non leggono i riferimenti biblici se i testi non sono citati per esteso”. 

Nel corso dell’intervista, Grudem ha ripercorso il suo itinerario accademico (Harvard e Cambridge) e professorale (Bethel, Trinity, Phoenix) collegando le opere della sua vita: lo studio sul dono di profezia (frutto del suo lavoro di dottorato a Cambridge), i saggi sull’inerranza biblica, i libri sulla comprensione del genere maschile e femminile, il dibattito sulla neutralità del linguaggio delle traduzione della Bibbia e i più recenti lavori sulla politica, l’economia e l’etica biblica. Da non sottovalutare anche il suo commentario alla Prima Pietro. Molti dei suoi libri sono tradotti in italiano.  

Come ha scelto i temi su cui scrivere? “Un mix di ragioni: erano questioni su cui altri non stavano lavorando, avvertivo la necessità di intervenire e poi di fondo c’era il senso dell’approvazione di Dio a entrare in uno specifico dibattito”. Si è mai pentito di qualcosa che ha scritto? “Di recente ho cambiato idea sulle clausole concessive del divorzio: nella prima edizione dell’Etica biblica ho sostenuto che il divorzio è legittimo solo in caso di adulterio e di abbandono. Mi sono convinto che l’abuso è un altro motivo biblicamente fondato per il divorzio. La nuova edizione del libro conterrà questa correzione. Per il resto rimango sereno su quello che ho scritto”. Come reagisce alle critiche che sono arrivate da tutte le parti e su molti temi? “Molto serenamente. Dell’opinione delle persone mi interessa relativamente. Ciò che conta è essere approvato da Dio e questo è quello che mi preoccupa di più”.

Come si è mantenuto in salute spirituale in tutti questi anni? “Le cose che ho appreso dalla conversione in avanti sono state le mie protezioni: per la devozione personale, leggo la Bibbia ogni giorno (un capitolo dell’AT e uno del NT) e prego, sono parte attiva della chiesa locale, partecipo regolarmente agli incontri di preghiera, ascolto e stimo la saggezza spirituale di mia moglie”.

A che cosa sta lavorando e quali piani ha per il futuro? “Sto preparando la seconda edizione del commentario sulla Prima Pietro. Per il futuro, per la prima volta nella mia vita, non ho piani. Le forze si stanno ritirando. Ringrazio Dio per tutto”. 

Opere di Wayne Grudem in italiano:
La Prima Epistola di Pietro, Roma-Chieti, GBU 2000.
Business per la gloria di Dio, Firenze, BE Edizioni 2012.
Il dono della profezia nel NT e oggi, Firenze, BE Edizioni 2013.
Teologia sistematica, Roma-Chieti, GBU 2014.
Dottrine bibliche, Firenze, BE Edizioni 2015.
La politica secondo la Bibbia, Firenze, BE Edizioni 2018.
Etica biblica, Roma, ADIMedia 2022.


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