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Laboratorio della predicazione 2023. La voce ai partecipanti

Tratto da IfedNews

Quaranta partecipanti hanno preso parte alla tredicesima edizione del Laboratorio della predicazione che si è svolto a Padova presso l’IFED dal 6 all’8 luglio 2023. Già il numero è rilevante. Lo è anche la rappresentanza: 19 chiese evangeliche hanno inviato o sostenuto i partecipanti. In un mix di lezioni e seminari (condotti da Leonardo De Chirico, Keith Jones, Pietro Bolognesi e Giuseppe Rizza) il Laboratorio è stato un tempo intensivo di formazione e condivisione. La sera di venerdì i partecipanti si sono aggregati al regolare studio biblico della chiesa evangelica di Padova tenuto per l’occasione da Davide Ibrahim.

Il Laboratorio è un programma intensivo che intende incoraggiare e sviluppare ministeri di predicazione che siano fedeli alla Scrittura, onorevoli per Dio, utili alla missione della chiesa. Anche l’edizione del 2023 è stata un’occasione benedetta. Ecco alcune testimonianze di partecipanti:

Il Laboratorio della Predicazione 2023 è stata la mia prima esperienza di questo genere, due giorni e mezzo di studio, confronto ed esercitazioni incentrati esclusivamente sulla predicazione della Parola di Dio. È stata un’esperienza straordinaria che ha allargato la mia visione, partendo dall’elemento storico accennato dall’introduzione su Bonaventura da Bagnoregio, all’enfasi legata alla necessità di una preparazione caratterizzata da una esegesi rigorosa e una profonda preghiera. Due cose mi hanno segnato particolarmente: in primis il legame con la storia, infatti più volte è stato detto che la predicazione non nasce in modo inaspettato e incontrollato come un “fungo” bensì è legato a radici profonde, sia di carattere biblico-teologico che di carattere storico. La seconda è stata l’analisi del raggio d’azione della predicazione, evidenziando come l’ampiezza del messaggio biblico possa riformare veramente la società intera. Sicuramente tornerò i prossimi anni con la speranza di portare altre persone che possano essere arricchite come me.

Francesco Orefice (Paderno Dugnano, MI)

 

Un primo importante aspetto che è risaltato durante il Laboratorio della Predicazione 2023 è l’unità complessiva che la Scrittura insegna, richiede, annuncia. Un’unità della Parola stessa, ogni Scrittura è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia (2Ti 3,16). La Parola ci invita ad insegnare tutto il consiglio di Dio. La dottrina della Scrittura sta alla base, determina l’area di lavoro. Un’unità che si declina a livello del predicatore, della sua persona, in una vita integra e integrata. La sua intera vita è rivolta al servizio, alla cura pastorale, all’insegnamento. Un’unità che poi si declina sul piano “spaziale”, non c’è area della vita per cui Cristo non ne pretenda la sovranità, la signoria. Un secondo aspetto, che si lega più sul “clima” del Laboratorio che sui suoi contenuti, è vedere uomini di Dio che, consci di ogni loro fragilità interna, si sottomettono gli uni gli altri, con umiltà, guardando ai modelli che sono davanti, per confrontarsi, per esortarsi, per incoraggiarsi a vicenda, in un ministero così determinante per la salute delle nostre chiese italiane.

Giuseppe Della Ragione (Vicenza)

Il Laboratorio della predicazione è l'evento da non perdere durante l'anno. Sono tre giorni in cui è possibile assorbire tanto, condividere tanto e soprattutto aumentare la propria consapevolezza di bisogno del Signore nel nostro servizio della predicazione e la nostra necessità di approcciare sempre con umiltà la Parola del Signore. Quest'anno le due cose che più mi hanno colpito del laboratorio sono state: il senso di sorpresa nell'apprendere nuove cose e la passione di tutto il gruppo. Per quanto riguarda il primo è incredibile quanto possa essere sorprendente leggere la Parola e capire come il Signore ci guidi attraverso di essa. Abbiamo affrontato passaggi relativamente chiari come Filippesi 4,4-9 oppure il Salmo 96 ma anche versetti particolarmente articolati come 2Re 2,23-25 ed in tutti i casi le occasioni di scoprire nuove cose è sempre stata evidente. Per quanto riguarda la passione del gruppo è stato particolarmente incoraggiante vedere la presenza al laboratorio di nuove persone che hanno iniziato quest'anno il percorso del laboratorio ma anche vedere come ormai presenze "veterane" abbiano partecipato con il solito entusiasmo. Un entusiasmo che non viene meno nonostante le tantissime sfide che ogni chiesa locale si trova ad affrontare perché abbiamo la certezza che "'Il Signore regna'; il mondo quindi è saldo e non potrà vacillare" (Sal 96,10). 

Luca Lambertucci (Roma) 

Torniamo a casa con queste parole:

Confronto: è stato un tempo non solo di ascolto, ma soprattutto un tempo di confronto in cui in diversi momenti ognuno, con un sentimento di sincera umiltà, e sottomissione al Signore ha condiviso le proprie esperienze per confrontarsi con gli altri e imparare gli uni dagli altri per crescere sempre di più nel servizio della predicazione per la gloria di Dio e per il bene della chiesa.

Incoraggiamento: è stato incoraggiante vedere come persone di realtà diverse si incontrassero per lavorare insieme e incoraggiarsi a vicenda nell’unico scopo comune di compiacere il Signore e non se stessi.

Sfidante: dai momenti di studio a cui abbiamo partecipato abbiamo colto tantissime sfide su cui impegnarci per migliorare nel servizio alla predicazione.

Cantiere: tra le varie metafore usate durante il laboratorio c’è stata quella del cantiere che è applicabile anche alla chiesa. La nostra vita è assimilabile a quella di un cantiere aperto le cui fondamenta sono Cristo, il quale è anche il capo cantiere. La sfida colta è quella di non cadere nel rischio di diventare cantieri iniziati e mai finiti; ma, nonostante i rallentamenti che talvolta si possono presentare, di riconoscere che Cristo è il capo cantiere della nostra vita e lasciare che lo Spirito Santo agisca nelle nostre vite costruendo e perfezionando i doni di cui Dio ci equipaggia per il bene della sua chiesa.

Raffaele Costagliola (Roma)