L’anno che verrà. Attese e speranze per il 2021
Il 2020 è stato un anno tosto, chissà come sarà il 2021. La fine dell’anno solare è un modo per misurare il tempo che passa. Nelle aziende si fanno i conti con l’anno fiscale, nelle scuole con l’anno scolastico; nelle università con quello accademico, la politica si misura in termini di legislatura, il tempo delle famiglie è scandito dai compleanni: nel guardare all’anno nuovo tutti si augurano che sia migliore del precedente.
Il 2020 è finite con il suo carico di ferite e cicatrici. La nostra speranza per il 2021 è in vista del solito o del meglio? Spesso sentiamo le parole: "quando potremo ritornare alla normalità” associate alla vaccinazione che è iniziata. Molte persone aspettano con ansia il loro turno per proteggere se stessi e i propri cari dalla pandemia che ha devastato famiglie, tradizioni ed economie. La speranza è che saremo di nuovo in grado di abbracciare coloro che amiamo, celebrare i successi di coloro che ci stanno a cuore e piangere insieme a coloro che sono in lutto. Senza dubbio questo vaccino porta una certa speranza, però questa speranza è temporale: il vaccino non è in grado di curare tutti i mali di questo mondo. Quando il Covid-19 sarà solo un vago ricordo avremo ancora fame, sfruttamento, razzismo, guerre e disastri naturali. Questo fatto non è un punto di vista pessimista ma un esercizio di realismo. Se il ritorno alla “normalità" (cioè la vita prima del Covid-19) è l’unica speranza che abbiamo, saremmo davvero delusi dalla nostra attesa.
Nelle chiese evangeliche non siamo senza problemi, né senza ferite, delusioni e cicatrici. Tuttavia, con la chiusura di quest’anno e l’inizio del nuovo, i credenti possono sempre chiudere e riaprire con la vera speranza che abbiamo in Cristo perché essa è una fondazione solida per la vita. La nostra speranza non sta nel futuro che potrebbe essere migliore oppure peggiore, ma in Gesù Cristo che lo scrittore della Lettera agli Ebrei dichiara essere “lo stesso ieri, oggi e in eterno” (13,8). La nostra speranza non è tanto tornare alla normalità nel 2021, ma trovarci sempre nei piani di Colui che non cambia mai e che realizza la sua volontà per la sua gloria e il nostro bene.
Non sappiamo quello che il 2021 ci riserverà, ma se siamo in Cristo sappiamo di non dover avere paura di nulla. Lui è la nostra speranza che non delude! Le pandemie e i vaccini passeranno, ma la sua Parola non passerà. La nostra salute o malattia passeranno, ma la vita in Cristo non finirà mai. In Lui possiamo guardare al nuovo anno sapendo che è e sarà nelle sue mani. I pessimisti credono che il nuovo anno sarà peggiore, gli ottimisti che sarà migliore. I cristiani sono certi che sarà l’anno di Cristo, con Cristo, per Cristo, in vista di Cristo.Buon anno nuovo a tutti, in Cristo!