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Vocabolario di Losanna (IX). Missione

N.B. Oltre al 50° anniversario dell’Alleanza Evangelica Italiana, nel 2024 ricorre anche quello del Movimento di Losanna. Nel 1974, infatti, si tenne il Congresso mondiale per l’evangelizzazione del mondo da cui scaturì il Patto di Losanna, il più importante documento evangelico del XX secolo. Per celebrare questo evento e in vista del IV Congresso di Losanna che si terrà a Seul (Corea del Sud) dal 21 al 28 settembre 2024, questa serie vuole valorizzare alcune parole chiave, una sorta di vocabolario minimo per apprezzare l’eredità del Movimento di Losanna. Le parole sono: Amore, Collaborazione (partenariato), Cultura, Integrità, Missione, Mondo moderno, Pluralismo, Responsabilità sociale, Tutto/a (l’evangelo, il mondo, la chiesa), Unicità/Universalità (di Cristo), Verità.


Losanna vuol dire missione. Anche un osservatore distratto del mondo evangelico associa, a ragione, il movimento di Losanna alla missione. Già in passato Loci Communes aveva ospitato diversi articoli sul significato e le pratiche della missione nei documenti e nello spirito di Losanna:


Missione: in ascolto del Patto di Losanna” (D. Bogliolo, 20/4/2021)

Missione cristiana nel mondo moderno, 45 anni dopo” (V. Marzano, 19/4/2021)

L’Impegno di Città del Capo, dieci anni dopo” (C. Lamberti, 13/4/2021)


L’occasione per tornare sulla missione in Losanna è stata data da una relazione tenuta da McTair Wall, docente di missiologia alla Facoltà libera di teologia evangelica di Vaux-sur-Seine, Parigi, alla conferenza dell’associazione dei teologi evangelici europei (FEET) che si è tenuta a Praga dal 23 al 27 agosto sul tema “L’identità evangelica in Europa oggi: unità nella diversità”. Il titolo della relazione è stato “Il posto della missione nell’identità evangelica dell’Europa di oggi” e ha avuto la missiologia di Losanna come baricentro dell’approfondimento.


In realtà, il Patto di Losanna (1974) e il Manifesto di Manila (1989) non parlano tanto di missione, quanto di evangelizzazione. L’Impegno di Città del Capo (2010) è il documento che inizia ad impiegare il termine missione. Una evoluzione del linguaggio va registrata. Certo, evangelizzazione e missione sono sinonimi e, per molti versi, intercambiabili. Eppure, la loro specificità va apprezzata.

Si può dire che Losanna parte con una chiamata all’evangelizzazione del mondo che poi, con Città del Capo, si specifica come una chiamata alla missione. L’evangelizzazione è parte della missione, ma la missione è più grande dell’evangelizzazione. 


Già il Patto di Losanna precisa che l’evangelizzazione e l’attività sociopolitica fanno parte del nostro dovere cristiano (n. 5) e che l’evangelizzazione non può essere disgiunta dalla cultura (n. 10). Quindi, dal 1974 mentre tutto il discorso di Losanna ha come perno la chiamata all’evangelizzazione, esso è da subito consapevole che l’evangelizzazione è dentro una rete di significato più ampia.


Il Manifesto di Manila ribadisce il fuoco sull’evangelizzazione e, altresì, conferma che l’evangelizzazione non è possibile se non intrecciata alla responsabilità sociale (n. 4) nel crogiolo delle sfide del mondo moderno (nn. 10-12). A Città del Capo, l’evoluzione dei termini si manifesta. Già dal Preambolo, si fa riferimento alla “natura olistica del vangelo biblico e della missione cristiana”. Da qui in poi, la parola missione diventa stabilmente il termine di riferimento di Losanna.


Nella sua relazione alla FEET, Wall ha ricordato come il movimento di Losanna abbia voluto sottolineare la natura “olistica” dell’evangelizzazione (parole e opere, proclamazione e azione, predicazione e responsabilità sociale). Sulla spinta dei partecipanti latino-americani, si è imposta l’espressione “missione integrale” per indicare l’ampiezza della missione e le connessioni interne tra l’attenzione alla salvezza della persone e al benessere delle comunità, la speranza nel domani di Dio e la responsabilità per l’oggi, la cura del creato, ecc.


Non solo. Con la riflessione missiologica di Chris Wright, uno degli architetti dell’Impegno di Città del Capo, è entrato anche nel linguaggio evangelico anche l’aggettivo “missional” (missionale) ad indicare come tutte le attività della chiesa (predicazione, diaconia, cultura, discepolato, cittadinanza attiva) e dei credenti in generale siano missionarie. La sua opera The Mission of God (2006) ha costituito lo sfondo su cui l’Impegno di Città del Capo deve essere letto.

Si tratta di intrecciare confessione e azione e di considerare campi di missione tutti quelli afferenti alla vita umana e cosmica. Oggi si parla di etica missionale, spiritualità missionale, ecclesiologia missionale, cura del creato missionale, arte missionale, lavoro missionale, ecc. Tutto è missione, non solo l’evangelizzazione!


Nei suoi cinquant’anni di storia, il movimento di Losanna è stato un cantiere della missione evangelica. Tenendo fede all’impegno per l’evangelizzazione, è innegabile che esso si sia dilatato per includere nella missione di Dio tutta la chiesa che vive tutta la vita all’interno di tutto il mondo (umano e ambientale). 


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