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Vocabolario di Losanna (VIII). Verità

N.B. Oltre al 50° anniversario dell’Alleanza Evangelica Italiana, nel 2024 ricorre anche quello del Movimento di Losanna. Nel 1974, infatti, si tenne il Congresso mondiale per l’evangelizzazione del mondo da cui scaturì il Patto di Losanna, il più importante documento evangelico del XX secolo. Per celebrare questo evento e in vista del IV Congresso di Losanna che si terrà a Seul (Corea del Sud) dal 21 al 28 settembre 2024, questa serie vuole valorizzare alcune parole chiave, una sorta di vocabolario minimo per apprezzare l’eredità del Movimento di Losanna. Le parole sono: Amore, Collaborazione (partenariato), Cultura, Integrità, Missione, Mondo moderno, Pluralismo, Responsabilità sociale, Tutto/a (l’evangelo, il mondo, la chiesa), Unicità/Universalità (di Cristo), Verità.

Nell'era delle piattaforme streaming e dei programmi televisivi che analizzano vicende di cronaca nera, siamo circondati da racconti che mettono in discussione le verità processuali raggiunte nei casi di cronaca, alimentando dubbi e teorie alternative. Serie TV e documentari spesso insinuano che la "verità" non sia assoluta, ma piuttosto una costruzione soggetta a interpretazioni e compromessi. Il codice di procedura penale stesso prevede che una sentenza di condanna debba essere pronunciata "oltre ogni ragionevole dubbio", riconoscendo implicitamente che la verità sostanziale dei fatti potrebbe non emergere mai completamente dagli atti del processo. Questo ci porta a riflettere su come nella società moderna si tende a declinare il concetto di verità, come se esistessero gradazioni di bianco e nero, invece di un chiaro confine tra ciò che è vero e ciò che non lo è.

 

Alla voce “Verità”, il Dizionario di teologia evangelica (2007) dice che quando la Parola di Dio parla di verità si riferisce “alla piena attendibilità di ciò su cui si può fare affidamento”. Nella Bibbia, la verità non è da riferire alla semplice esattezza e veridicità di fatti accaduti, ma è primariamente legata alla persona di Dio e alla sua rivelazione.

 

Nell’Antico Testamento il termine verità è spesso legato ad altri sostantivi come fedeltà, giustizia, salvezza, diritto, pace. Ciò che emerge è, quindi, il carattere positivo della verità: “l’aiuto di Dio sperato o sperimentato”, “l’adempimento di giudizi o il realizzarsi di una maledizione minacciata dalla legge” sono tutte esperienze che parlano di un Dio di verità.

Nel Nuovo Testamento, il concetto di verità è indissolubilmente legato all'Evangelo e alla persona di Gesù Cristo. In Giovanni 14,6, Gesù, parlando di sé stesso, dice: “Io sono la via, la verità e la vita" ed ancora: "la verità vi farà liberi" (8,32). In entrambi i casi la verità è legata al ruolo salvifico della persona di Gesù Cristo.  La verità biblica non è una mera affermazione o una teoria da verificare, ma è legata a tutto il comportamento umano e alla relazione con Dio.

 

Fatta questa premessa biblica e considerata l’importanza del tema della verità nella cultura e nella missione contemporanea, non stupisce che il Patto di Losanna (1974) dedichi attenzione alla verità. Prima di tutto, il documento evangelico associa la verità alla Scrittura (n. 2). La Bibbia è vera perché divinamente ispirata e autorevole, la sola Parola scritta di Dio, infallibile e senza errore. Dunque, la verità non è la “mia” verità o quella della maggioranza, ma è quella della Parola di Dio scritta. Non si può cercare e vivere la verità se non a partire dalla Bibbia.


Per evitare tentazioni intellettualistiche, il Patto di Losanna enfatizza anche l'importanza di essere nella verità: Dio desidera che la Chiesa sia una nella verità (n. 7). In 1 Timoteo 3,15 è detto che la casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, è colonna e sostegno della verità. Questo significa non solo un'unione teorica o astratta, ma un impegno concreto verso l'unità nell'adorazione, nella confessione, nella santità e nella missione. La verità biblica, quindi, non è un concetto da negoziare per raggiungere l’unità, ma è la base stessa su cui tale unità deve essere ricercata e mantenuta.

 

Il Manifesto di Manila del 1989 estende riprende questo discorso e lo estende affermando che la verità dell'Evangelo, e cioè che tutti gli esseri umani sebbene creati ad immagine di Dio sono peccatori, colpevoli e perduti senza Cristo, è necessaria per ogni essere umano. Questa verità deve essere fedelmente predicata e difesa (n. 4). Qui la verità è associata alla qualità della testimonianza cristiana. La predicazione della verità è parte integrante della missione cristiana, e l'apologetica, difesa e conferma dell'Evangelo, è essenziale per una testimonianza efficace nel mondo moderno. La verità deve essere vissuta e proclamata in ogni contesto culturale.

 

L'Impegno di Città del Capo del 2010 prolunga ulteriormente il discorso sulla verità, applicandolo a vari ambiti della vita: dalle arti alla vita pubblica, dalle nuove tecnologie ai media globalizzati (2.a).

In un mondo caratterizzato dal relativismo, dove la verità è spesso negata o distorta, missione significa difendere e proclamare la verità biblica in modo chiaro e rilevante. Vivere la verità vuol dire incarnare il Vangelo in ogni aspetto della vita, mostrando al mondo la gloria di Cristo attraverso un comportamento fedele e amorevole. Tornando alla voce “Verità” del Dizionario di teologia evangelica, “i concetti biblici tradotti con “verità” sono … norme di ampia portata e riguardano tutto il comportamento dell’uomo fino agli strati più profondi della sua personalità”.

 

E’ possibile vedere nei documenti di Losanna un prisma formato da molti lati: la verità è la Scrittura, la verità implica viverci dentro, la verità impone integrità nel messaggio e nella testimonianza e la verità in ogni ambito della vita: quella personale, professionale, famigliare, culturale, ecc. 

Nella società odierna, dove spesso la verità è frammentata e manipolata, i documenti di Losanna ci invitano a tornare alla fonte della verità: la Parola di Dio. Essa la rivelazione vivente di Dio stesso, su cui possiamo basare tutta la nostra vita. In un mondo pluralistico e globalizzato, siamo chiamati non solo a proclamare questa verità, ma a viverla pienamente, dimostrando con la nostra vita che la verità biblica trasforma radicalmente l'esistenza umana donandole uno scopo.

 

Il cristiano è quotidianamente catechizzato da un mondo che si nutre di verità fluide e relative, In questo universo di pseudo-verità, post-verità, verità soggettive, verità cangianti, ecc., siamo chiamati a difendere la verità che è eterna e immutabile, rivelata nella persona di Gesù Cristo e nelle Scritture. I documenti di Losanna forniscono una guida preziosa per affrontare le sfide contemporanee con una fede radicata nella verità biblica, che è l'unico fondamento sicuro su cui costruire la nostra vita e la nostra missione nel mondo.



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