N.B. Oltre al 50° anniversario dell’Alleanza Evangelica Italiana, nel 2024 ricorre anche quello del Movimento di Losanna. Nel 1974, infatti, si tenne il Congresso mondiale per l’evangelizzazione del mondo da cui scaturì il Patto di Losanna, il più importante documento evangelico del XX secolo. Per celebrare questo evento e in vista del IV Congresso di Losanna che si terrà a Seul (Corea del Sud) dal 21 al 28 settembre 2024, questa serie vuole valorizzare alcune parole chiave, una sorta di vocabolario minimo per apprezzare l’eredità del Movimento di Losanna. Le parole sono: Amore, Collaborazione (partenariato), Cultura, Integrità, Missione, Mondo moderno, Pluralismo, Responsabilità sociale, Tutto/a (l’evangelo, il mondo, la chiesa), Unicità/Universalità (di Cristo), Verità.

La parola amore compare in tutti e tre i documenti del Movimento di Losanna. Il suo uso, giustificato dalla pervasività del linguaggio dell’amore nel testo biblico, è stato crescente fino a caratterizzare l’intera struttura dell’Impegno di Città del Capo (2010). 

Nel Patto di Losanna (1974) e nel Manifesto di Manila (1989) si parla dell’amore per il prossimo come premessa per l’annuncio del Vangelo e si sottolinea che la mancanza d’amore tra fratelli ostacola l’evangelizzazione (Losanna, nn. 3-5-6).

Nelle 21 affermazioni del Manifesto di Manila, l’ottava dichiara il proposito di manifestare visibilmente l’amore di Dio con la cura degli ultimi e ribadisce il concetto che una vita cristiana vissuta senza amore fa perdere di credibilità alla testimonianza. Inoltre, si parla dell’amore di Dio come premessa del nostro servizio d’amore e si afferma che la vera evangelizzazione proviene da un cuore traboccante di amore per Cristo (n. 6).

Con l’Impegno di Città del Capo, però, il tema dell’amore diventa centrale diventando l’ossatura dell’intero documento. Nel testo se ne possono leggere le motivazioni:

L’amore è il linguaggio del patto. I patti biblici, antico e nuovo, sono l’espressione della grazia e dell’amore redentrici di Dio che pervengono all’umanità perduta e alla creazione deturpata. Essi esigono come risposta il nostro amore e questo amore deve manifestarsi nella fiducia, nell’ubbidienza e nell’impegno appassionato per il nostro Signore che si lega a noi con un patto. 

L’amore viene così definito: Non un amore debole e sentimentale. L’amore di Dio è espressione di un patto, è fedele, impegnato, si dona, si sacrifica, è forte e santo. Poiché Dio è santo, il suo amore permea tutto il suo essere e tutte le sue azioni, la sua giustizia, così come la sua compassione. L’amore di Dio si estende su tutta la creazione. Siamo chiamati ad amare in modi che riflettano l’amore di Dio in tutte quelle stesse dimensioni. Questo è quello che significa camminare nelle vie del Signore.

Con “Amiamo”, un verbo declinato in forma plurale e attiva, l’Impegno sviscera le convinzioni bibliche, trasmesse nelle Scritture, a cui l’impegno per l’evangelizzazione del Movimento fa riferimento:

Amiamo perché Dio ci ha amati per primi

Amiamo il Dio vivente

Amiamo Dio Padre

Amiamo Dio Figlio

Amiamo Dio Spirito Santo

Amiamo la Parola di Dio

Amiamo il mondo di Dio

Amiamo il vangelo di Dio

Amiamo il popolo di Dio

Amiamo la missione di Dio.

L’amore di Dio per noi fonda tutto. Il nostro amore per Dio uno e trino è la risposta. L’amore per il mondo di Dio (non la carne, ma la creazione di Dio) è una conseguenza. L’amore per la chiesa e per la missione sono figli dell’amore.

La seconda parte dell’Impegno di Città del Capo è una chiamata all’azione nei vari ambiti della vita sociale, tutti declinati nel segno dell’amore. Nella sezione C si invita a vivere l’amore di Cristo tra le persone di altre fedi e a considerarli prossimi da servire, ad accettare la chiamata a soffrire o ad essere perseguitati per amore di Cristo e a vivere un amore attivo che sparga il profumo di Cristo tra le genti. 

L’amore viene anche considerato fondamentale per rispettare le diversità nel discepolato, per raggiungere persone che vivono nella “diaspora” e per promuovere la libertà di religione a favore di tutti. Insomma, tutta la vita cristiana è motivata dall’amore e condita con l’amore. Altrimenti non è.