Ortodossia riformata, madre dell'evangelicalismo?
Di chi è figlio l’evangelicalismo? Sicuramente non c’è un solo padre o una sola madre, ma l’evangelicalismo è il frutto di un lungo processo storico che parte dalla fede biblica e apostolica, passa dai Padri della chiesa (antichi e medievali), rifiorisce con la Riforma protestante e prende le sue fattezze contemporanee con la lunga stagione dei Risvegli evangelici degli ultimi secoli. Nelle letture superficiali dell’evangelicalismo, viene spesso taciuto il contributo di una stagione storica e teologica importante: grosso modo quella che è seguita alla Riforma del XVI secolo e che ha preceduto quella dei Risvegli del XVIII secolo, l’ortodossia protestante per intenderci, sia nella variante riformata che luterana. Uno studio italiano di Aldo Moda getta luce su questa relazione tanto importante quanto negletta.
In occasione del 40° anniversario dall’inizio delle pubblicazioni di Studi di teologia, il prof. Aldo Moda aveva scritto un dettagliato studio sulla traiettoria teologica della rivista “Per i 40 anni di Studi di teologia”, Studi di teologia NS XXX (2018/2) N. 60, pp. 76-173. In esso tracciava un profilo della proposta teologica della rivista che merita di essere attentamente studiato per la lucidità con cui individua i nodi centrali. Ora, Moda continua a dedicare attenzione alla teologia evangelicale con un altro ponderoso studio: “Sull’ortodossia riformata. Alcune piste d’interpretazione. Sua rilettura in seno all’evangelicalismo internazionale e italiano. Sua rilevanza per un riposizionamento ecumenico”, Nicolaus (2019) pp. 237-398.
Con l’acribia dello studioso che lo contraddistingue, Moda si propone di collegare gli studi sull’ortodossia riformata che in questi anni il prof. Pietro Bolognesi ha promosso e la teologia evangelicale cui la rivista dell’IFED ha dato voce in questo quarantennio. Giustamente, Moda nota una connessione stretta tra il recupero della memoria della teologia protestante “ortodossa” e i pilastri dell’evangelicalismo contemporaneo quali l’autorità della Scrittura, l’esclusività di Cristo, l’enfasi sulla missione, ecc. di cui Bolognesi ha fatto conoscere la documentazione (ad esempio nei volumi di Dichiarazioni evangeliche I e II) e al cui pensiero ha contribuito. Nelle parole di Moda, “l’ortodossia riformata con la sua eredità evangelicale è diventata una legittima e sempre più diffusa espressione del teologare protestante” (p. 238). Lo studio di Moda mostra come “il movimento evangelicale non possa essere in nessun modo sottovalutato, forte com’è di una ben individuabile identità teologica” (p. 239).
Mentre tanti evangelici tendono alla superficialità e al qualunquismo, questo studio indica come il radicamento biblico, l’ancoraggio storico e la rilevanza teologica siano patrimonio della teologia evangelicale che ha nell’ortodossia protestante una delle sue fonti che l’ha modellata nel corso dei secoli.