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Chiesa sinodale? Forse ma il primato di Pietro non si tocca

Efficacissimo il titolo: “fermo restando il primato della cattedra di Pietro”. Qualunque cosa “sinodale” voglia dire, tutto può muoversi tranne il primato di Pietro che deve stare “fermo”. Sembra che tutto possa entrare nella dinamica sinodale (diaconato femminile, accettazione della comunità lgbtq+, idea di chiesa come tenda aperta dove tutti sono “fratelli”, ecc.) fatto salvo il papato che rimane intoccato.

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La “Chiesa sinodale” tra percorsi storici ed incertezze attuali

La “Chiesa sinodale” vuole rispecchiare sia il Concilio di Trento, sia il Vaticano II. Vuole mantenere la forma gerarchica e aggiungere quella partecipativa. Vuole essere sia teologica, sia sociologica. Vuole essere sia magisteriale, sia inclusiva e in ascolto a tutti. La sinodalità sembra essere l’ultima frontiera dell’et-et cattolico: essere tutto e il suo contrario allo stesso tempo.

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Riforma, riforma, riforma. Sì, ma quale? Nota a margine di un’intervista al teologo cattolico Piero Coda

“Riforma” è una delle parole più in voga nel cattolicesimo degli ultimi anni. Forse solo “sinodalità” e “misericordia” la superano per numero di volte in cui viene usata. Sotto il pontificato di papa Francesco, la discussione intorno alla riforma ha conosciuto un’accelerazione prima sconosciuta

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Evangelizzare i cattolici: perché e come?

Dopo aver raccontato la sua esperienza di persona nata in una famiglia cattolica e poi diventato credente in Gesù Cristo, Moreno ha ricordato che l’interesse per l’evangelo è nato con la lettura del vangelo di Giovanni. La lettura e l’incontro con la Parola di Dio hanno suscitato la fede. Qui di seguito alcune domande poste a Moreno e la sintesi delle sue risposte.

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Al funerale di Michela Murgia anche la chiesa cattolica è diventata queer?

Al funerale di Murgia, il cattolicesimo sembra aver perso la sua capacità di difendere i suoi presidi “romani” per scioglierli nel suo avvolgimento “cattolico”. Murgia era queer, la chiesa di Roma del “fratelli tutti” e che l’ha assorbita è diventata anch’essa queer? Ma una chiesa queer è una chiesa che può dirsi ancora cristiana?

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“Fratelli tutti”: il prezzo altissimo dell’universalismo cattolico

Dopo “Fratelli tutti”, l’enciclica di papa Francesco sulla fraternità universale, si potrà ancora evangelizzare dicendo che, a causa del peccato, non siamo tutti fratelli senza causare shock e reazioni oltremodo negative? Se siamo già tutti fratelli perché figli dello stesso Dio, quali saranno le implicazioni di lunga durata sulla testimonianza evangelica che vuole essere fedele non alla sensibilità universalista della “correttezza bergogliana”, ma al messaggio biblico dell’evangelo di Gesù Cristo?

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Perchè gli evangelici dovrebbero occuparsi del cattolicesimo romano?

La Riforma non è conclusa, l’evangelo è ancora al centro della controversia con Roma e tutti quelli che vogliono stare fermi nella verità devono capire che cosa il cattolicesimo crede e promuove. L’unità a cui aspiriamo è l’unità del popolo di Dio, sotto la signoria di Gesù Cristo, e non una generica unità del genere umano sotto Roma.

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