Possiamo vivere un impegno. Testimonianze da Somnium

 
 

Il passaggio da un anno all’altro è per molti il momento in cui fare bilanci. Si guarda all’anno appena passato vagliando conquiste, fallimenti, successi raggiunti. Con grande aspettativa ci si rivolge al nuovo anno con un bagaglio di buoni propositi, buone intenzioni, su cui ci riproponiamo di investire tutto il nostro impegno. Spesso, però, con la ripresa delle attività lavorative e il tran tran quotidiano si dimentica presto quanto si era promesso a noi stessi.


La sesta edizione della vacanza-studio Somnium-vivere è stata anch’essa una bella occasione per fare il punto, guardare in dietro e redigere un bilancio. Il bilancio in questione non è però di conquiste fai-da-te bensì, l’appropriarsi dell’opera profonda, reale e incisiva di Dio nelle proprie vite e continuare a nutrire un progetto di vita cristiano unitario e meravigliosamente ampio.


Nell’ormai consueto appuntamento invernale, i “sognatori” provenienti da varie parti di Italia si sono incontrati, questa volta a Milano, dal 26 al 28 dicembre 2024 per mettere a fuoco il tema: “possiamo vivere un impegno per il Regno di Dio”.


Dopo tanti insegnamenti biblici ricevuti nelle cinque edizioni precedenti e le tante interazioni, dopo aver potuto far sedimentare e lasciare che la Parola di Dio scavasse nelle nostre vite, a Milano si è potuto fare il punto, un bilancio di questi tre anni, e condividere qualcosa del proprio percorso di crescita identitaria fatto grazie agli insegnamenti ricevuti.


Attraverso le testimonianze dei partecipanti abbiamo ripercorso il tema dell’identità e di Chi realmente ha l’autorità di definirci; il tema della mascolinità e della femminilità intesi secondo il desiderio del Creatore (luglio 2022); come scorgere e seguire la volontà di Dio; il senso della vocazione biblica (luglio 2023); l’eredità che abbiamo ricevuto attraverso la riforma protestante (dicembre 2023); e il tema più recente della vera amicizia (luglio 2024).


Le condivisioni non si sono fermate ad un semplice seppur ricco ricordo di quanto si è appreso. È stato di profonda gioia e grande incoraggiamento poter ascoltare condivisioni profonde di come Dio attraverso gli insegnamenti biblici sia intervenuto in maniera incisiva nelle menti e nelle vite dei partecipanti, quali siano i confini che Lui ha allargato per una sempre migliore comprensione biblica della vita e del mondo, e quali siano i cantieri ancora aperti.


L’esperienza vissuta dell’opera di Dio ha creato un circolo virtuoso di dialoghi, confronti e scambi che hanno animato le conversazioni tra partecipanti e organizzatori, accompagnando i nostri spostamenti, momenti liberi e passeggiate alla scoperta del centro di Milano. Vecchi legami fraterni si sono rinsaldati e nuovi “sognatori” sono entrati a far piena parte del gruppo sempre più numeroso.


Nel pomeriggio del venerdi si è potuto ancora partecipare alla vita della chiesa Speranza per Milano che ci ha ospitato per gli studi, e mettere in scena la rappresentazione teatrale e la canzone sul tema dell’amicizia ideati durante Somnium a Palermo (luglio 2024). 


Qui si è potuto far tesoro dell’impegno di chi, prima di noi nella storia, si è dedicato all’annuncio dell’Evangelo in Italia, approfondendo la biografia di Giulio della Rovere, milanese vissuto dal 1504 al 1581, predicatore del Vangelo tra Bologna e Trieste, condannato dall’Inquisizione per le sue idee riformate e costretto ad espatriare in Svizzera dove divenne pastore di alcune comunità nei Grigioni. 


Antonino Memme ci ha poi condotti attraverso lo studio della lettera ai Romani cap.12  versetti 1 e 2. L’apostolo Paolo lancia una vera e propria sfida, amorevolmente incalza (Rm 12,1 “vi esorto fratelli”) ad impegnare tutto il nostro essere (Rm 12,1 “a presentare i vostri corpi”); a non offrire un culto formale bensì un’adorazione legata al reale, che coinvolge mente e cuore e che scaturisce dall’azione dello Spirito Santo (Rm 12,1 “in sacrificio vivente”); e a impegnare il nostro anticonformismo (Rm 12, 2 “non conformatevi a questo mondo, ma fatevi trasformare…”).


Dopo questi due giorni intensi ed estremamente ricchi, guardiamo a questo nuovo 2025 non con impegni a mezza via tra romantico entusiasmo e obiettivi autoimposti, ma sfidati dalla misericordia di Dio ad un impegno, un progetto di vita integro e complessivo. Questo è il vero “somnium”.