È vero che i fatti non hanno nulla a che fare con i nostri sentimenti, o viceversa?
Il fatto che riformatori quali Bullinger e Calvino avessero compreso che la differenza dirimente giace nella comprensione di chi è Dio ci conferma la centralità di questo discorso con i musulmani.
All’età di vent’anni, Henrik Schartau conobbe la grande svolta della sua vita: l’esperienza della conversione a Cristo.
Nicea non è il vangelo: è una testimonianza fedele ma limitata al vangelo.
Nicea fu una pietra miliare nella storia del cristianesimo, non perché aggiunse qualcosa al messaggio del vangelo, ma perché riuscì a preservare e difendere la verità biblica sull’identità unica di Gesù Cristo.
Tommaso invita tutti a partecipare alla sintesi estesa a cui aspira il cattolicesimo romano, nell’integrazione di Bibbia e tradizione, natura e grazia, fede e ragione, cristiani e non cristiani, cristianesimo e religioni.
Se Gesù non è il Dio-uomo, vana è la fede.
Il discorso sulle prove dell’esistenza di Dio conosce un’intensificazione nel Medioevo, ma non nasce in quel periodo. Già un padre della chiesa come Atanasio (293-373) aveva sfiorato il tema, ma da un’angolazione molto diversa.
L’eredità teologica di Bonhoeffer è complessa e invita ad avvicinarsi con cautela, provando a stare alla larga da letture faziose.
Il piano di lettura della Bibbia di Robert Murray M’Cheyne è uno strumento di cui Dio si è servito nella vita di tante persone per una lettura ordinata ed estesa della sua Parola.
L’ultimo padre greco ritenne necessario difendere la fede ricevuta, polemizzare contro la neonata religione e al contempo persuadere gli stessi musulmani dell’erroneità del loro pensiero rispetto al messaggio del Vangelo
Per Bonaventura, “la verità della Sacra Scrittura è da Dio, tratta di Dio, è secondo Dio, ed è per Dio affinché meritatamente questa scienza appaia essere unica, ordinata e non immeritatamente chiamata teologia.”
Difficile e rischioso fare i conti in poche battute con un teologo di questa statura. In via del tutto preliminare, tre nomi presenti sullo sfondo dell’esistenza teologica di Ricca aiutano a misurarsi con essa: Oscar Cullmann, Karl Barth e Martin Lutero.
I momenti di gloria passano ma la parola di Dio rimane.
Può un predicatore del Cinquecento essere un modello per i predicatori evangelici di oggi?
Sono passati esattamente dieci anni da quando, il 19 luglio 2014 ad Aversa (CE), è accaduto un fatto insolito per la storia della testimonianza evangelica in Italia che forse, in futuro, sarà considerato a suo modo “storico”.
Il prof. Alan Millard è appartenuto ad una generazione di studiosi evangelici britannici (filologi, archeologi e biblisti) che negli ultimi cinquant’anni ha dato lustro agli studi biblici di taglio “conservatore”.
Secondo Bavinck, la protesta non è sinonimo di autonomia e anarchia. I profeti d’Israele protestarono contro il loro popolo, così come Gesù, utilizzando la legge e gli stessi profeti, protestò contro la tradizione dell’uomo
Teologo poliedrico, Moltmann ha attraversato la teologia del Novecento declinando la sua opera prima sulla speranza (Teologia della speranza), poi sulla cristologia (Il Dio crocifisso), poi sul regno (Trinità e regno di Dio) e sulla chiesa (La chiesa nella forza dello Spirito), in Italia tutti pubblicati dalla Queriniana.
Un evento come la giornata del 28 maggio con Tim Keller rimarrà un fatto isolato se non incoraggerà la crescita di un “movimento” che vuole vivere la fede evangelica in modo personalmente coinvolgente, ecclesialmente affidabile, culturalmente rilevante e missionalmente impegnato.
Grau ha aiutato il mondo spagnolo ad aprirsi all’evangelismo mondiale...Oggi riconoscono il debito a Grau i principali protagonisti dell’evangelismo spagnolo, dall’Alleanza Evangelica Spagnola, all’editoria, dalla formazione teologica ai dirigenti delle chiese e delle opere.
Il disagio protestante rispetto a Tommaso ha riguardato la sua visione del rapporto natura-grazia con le numerose ricadute su tutta la comprensione ed il vissuto della fede cristiana.
Mentre erano numerosi i biblisti, i teologi, gli storici, i filosofi e i giuristi, gli economisti che lavoravano in senso cristiano non sembravano molti.
Oltre ai motivi di celebrazione, vi sono tre cantieri aperti bisognosi di attenzione.
Tutta la chiesa deve portare tutto il Vangelo a tutto il mondo. Questa è la sintetica ma efficace frase usata da John Stott (1921-2011) per riassumere il Patto di Losanna.
Rimangono ancora ampie aree dell’evangelismo italiano che non sono in rete rispetto alle iniziative dell’Alleanza. L’AEI ha una certa stabilità operativa, anche in presenza di numeri ancora risicati.
Oggi gli evangelici sono messi di fronte ad una scelta. Perpetrare questo processo di erosione fino al completo esaurimento di ogni traccia di riforma oppure riprendere quelle dinamiche di riscoperta e rinnovamento che hanno caratterizzato la chiesa della Riforma?
In questo decennio di tanti cambiamenti, non mancano delle iniziative significative. Intanto, nel 1990 la sede legale viene spostata a Roma dove rimane tuttora.
Il primo decennio di vita dell’AEI si caratterizza per una certa vitalità e varietà. Sin dai primi anni della sua nascita, l’AEI organizza un servizio di informazione tramite un periodico trimestrale cartaceo: Idea.
L’Alleanza Evangelica Italiana nasceva allora come soffio dello spirito di Losanna.