Appunti di storia dell’AEI (III): Il congresso di Losanna e la relazione Bono

 
 

N.B. Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla costituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana (1974-2024). In questa serie di articoli verranno tratteggiati alcuni appunti in vista di una storia dell’AEI, ancora tutta da scrivere. Si tratta di tracce e spunti per fare memoria.

La costituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana nel 1974 venne a colmare un vuoto che si era evidenziato e fu, a suo modo, figlia di una storia ben più ampia del contesto immediatamente precedente. Anche se non eventi organicamente collegati, non si può sottacere il fatto che nell’estate del 1974 si era anche tenuto il Congresso mondiale per l’evangelizzazione a Losanna. Il mondo evangelico internazionale aveva finalmente superato la fase di ripiegamento verificatasi tra le due guerre mondiali e rilanciava una visione dell’unità all’insegna dell’impegno missionario. Nel venire alla luce, l’Alleanza Evangelica Italiana respirò quest’aria sana.

Al Congresso per l’evangelizzazione del mondo di Losanna (1974) venne presentato un rapporto sull’Italia, redatto da Franco A. Bono.[1] Al primo punto della relazione c’è proprio la costituzione dell’Alleanza Evangelica Italiana. I partecipanti italiani a Losanna avvertirono “unanimemente” il bisogno di un simile organismo. Al congresso non fu possibile decidere i passi organizzativi, ma ci fu l’impegno a proseguire il discorso.

In effetti, l’auspicio espresso a Losanna si realizzò. La composizione del primo comitato esecutivo dell’Alleanza Evangelica (Milazzo, Capecchi, Moretti, Piccolo, Santonocito, Scognamiglio, Torio) può dare l’idea dell’ampio fronte evangelico rappresentato in questo organismo: dalle chiese pentecostali a quelle dei Fratelli e libere, dalle chiese del risveglio alle agenzie missionarie. L’Italia allora rifletteva traiettorie che erano “normali” nel resto del mondo. L’evangelismo non poteva essere astrattamente “unitario” sulla base di una piattaforma spirituale come quella del CEC e della FCEI. Molti evangelici non potevano riconoscerla come propria. Al di là della differenza istituzionale (la FCEI raccoglie chiese, l’AEI prevalentemente persone) non deve sfuggire la diversità sostanziale legata a modi differenti di interpretare l’identità evangelica. D’altra parte, nel mondo si erano già manifestate istanze simili che avevano dato luogo ad iniziative diverse di unità evangelica. Nella relazione alla seconda assemblea dell’AEI tenuta a Roma il 28 febbraio 1976, lo stesso Milazzo riconosceva che “il Protestantesimo Italiano non faceva che riflettere la stessa natura del Protestantesimo nel resto del mondo. Una specie di duplice natura”. Un’anima con un atteggiamento teologico più o meno svincolato da un impegno di nei confronti dell’autorità delle Scritture e con intenti ecumenici, sociali e politici. Un’altra basata sul fondamento della Parola di Dio e con un preminente impegno pratico nell’evangelizzazione.

Sempre nella relazione Bono a Losanna è contenuta un’analisi della situazione dell’Italia evangelica, soprattutto vista nella prospettiva dei ministeri esistenti e da potenziare: l’evangelizzazione tramite libri e stampati, l’evangelizzazione tramite la radio, l’evangelizzazione tramite la chiesa locale e le campagne evangelistiche. Il fuoco è chiaramente l’evangelizzazione. Nel rapporto è espresso il dato che il Sud è più evangelizzato del Nord e che la risposta maggiore all’evangelo la si ottiene dai giovani e dagli anziani, mentre le persone di mezza età sembrano mostrare più resistenza. Il rapporto prosegue registrando una “mancanza di unità e di cooperazione e di comunicazione tra gli evangelici italiani”. La messe è grande, pochi sono gli operai, talvolta in competizione tra loro. Lo spirito di competizione va contrastato con lo spirito di unità evangelica. Un altro dato presente nel rapporto è la necessità della formazione. Molti credenti sono auto-didatti e privi di formazione di base. Il rapporto si conclude con l’impegno a far circolare i materiali di Losanna e lo spirito del congresso. L’Alleanza Evangelica Italiana nasceva allora come soffio dello spirito di Losanna.

(continua)

Della stessa serie:
“Appunti di storia dell’AEI (I): i primi tentativi ottocenteschi” (28/3/2024)
“Appunti di storia dell’AEI (II): il Novecento evangelico e i passi verso la costituzione” (3/4/2024)

[1] Let the Earth Hear His Voice. A Comprehensive Volume on World Evangelization, a cura di J.D. Douglas, Minneapolis, World Wide Publications 1975, pp. 1392-1393.