Gli evangelici dovranno continuare ad essere il popolo del libro, magari con il sostegno dello schermo, ma non in sostituzione del primo.
Sanremo è la grande kermesse nazional-popolare. In un certo senso, è un concentrato della cultura del momento e uno specchio di tendenze generali.
Come suggerito dal nome, il Futurismo guardava al progresso con grande speranza e ottimismo, a tal punto da sostenere la totale estirpazione di qualsiasi cosa legata al passato e alla tradizione, tra cui anche la religione.
Oliviero Toscani era dalla parte di chi lotta per gli ultimi, per i diversi, per gli indifesi.
L’informazione non è più un'attività che i lettori cercano in maniera attiva.
Più di 250 articoli nuovi con una scadenza di 5 a settimana...750 grafiche postate quotidianamente sulle pagine Facebook, Instagram e X...Hanno collaborato alla stesura degli articoli 35 diverse firme...I visitatori unici sono stati 36.000. Si tratta di un patrimonio non indifferente.
Una domanda che si sono fatti in molti, ancora oggetto di analisi e studi, è quanto i dipinti del pittore olandese siano stati influenzati dalla confessione riformata, all’epoca religione ufficiale dei Paesi Bassi e fede, teoricamente, dello stesso Rembrandt.
Johann Sebastian Bach (1685–1750) è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. La sua musica ha lasciato un segno nella storia non solo nella musica secolare ma anche in quella sacra.
I credenti santificano ogni aspetto della vita, arte compresa, non in attesa di evadere la realtà, ma attendendo la sua totale restaurazione già inaugurata in Cristo.
Botero è riuscito ad esternare ciò che tanti desiderano: un mondo sovrabbondantemente colorato, giusto e prospero
L’arte non è neutrale. Che lo si voglia o meno, essa veicola e informa, implicitamente o esplicitamente, una determinata visione del mondo.
Non si può negare che la città di Napoli stia vivendo un suo rinascimento. Per qualche motivo, la sua bellezza, la sua intensità e le sue note contraddizioni stanno diventando sempre più attraenti per chi di Napoli non è.
Una Biennale particolarmente artigianale viste le tante opere di tessuti e arazzi, cariche di segno e narrativa. Sembrano infatti esser state rivalutate tradizioni artistiche, tecniche e stili non appartenenti allo sguardo occidentale. Molti i lavori tessili che richiamano l’artigianato e la tradizione tanto da annullare quasi del tutto la realtà in cui invece ci troviamo oggi, digitale e artificiale.
Con umiltà, mansuetudine ed amore, la chiesa deve entrare in contatto con il mondo della Generazione Z anche usando quegli strumenti digitali che tanto sono centrali nelle loro vite.
La fase “evangelica” di Dylan testimoniata in “Slow Train Coming” è ancora aperta, anche se vissuta in modo dylaniano: cioè intrigante ma difficile da decifrare.
E’ un Paese libero quello in cui le minoranze religiose non hanno voce “pubblica”? E se non è libero cosa si può fare per incrementare il pluralismo della comunicazione in modo che tutte le voci siano ascoltate?
Possiamo usare tutti i mezzi a nostra disposizione e inventarne anche di più potenti ed avveniristici, ma resta il fatto che Dio ha parlato in molti modi e molte maniere e, in modo definitivo, in Gesù Cristo incarnato di cui la Scrittura è testimonianza veritiera e autorevole.
Le opere esposte sono mirate a condurre lo sguardo alla materialità del soffio vitale, la psyché, il nephesh, lo spirito che anima ciò che è materiale, plastico, fisico e tangibile.
L’esperienza di Evangelical Focus mostra che anche in un Paese in cui gli evangelici sono minoranza e hanno risorse limitate, è possibile pensare in grande e realizzare un servizio nel campo dei media che sia credibile e attrattivo.
Il peccato ha rovinato tutto, inclusa la tecnologia, quindi l’uomo ha la facoltà di utilizzarla per il bene oppure per il male.
L’arte non è un campo neutro.
Se vuoi riformare il Paradiso, devi stare attento a che non sia il Paradiso a deformare te.
Il dipinto enfatizza il momento della redenzione, misericordia, grazia, e vita trasformata.
L’autore cerca la redenzione nell’opera umana e non in quella di Cristo, l’unica che davvero è in grado di prendere le fratture e le incongruenze della realtà e redimerle. Il Grande Architetto, Cristo, sta costruendo una città e la sua architettura non è semplice utopia, ma una speranza certa
L’arte fu uno dei primi strumenti a rientrare nella voglia della chiesa di Roma di contrastare l’eresia da un lato e di affermare la propria supremazia, il proprio potere e la propria superiorità, dall’altro.
In questo Giudizio Universale sembrano vedersi rispecchiate le paure e le inquietudini che quel tempo stava producendo davanti al destino di quella cristianità.
E, cosa più importante, attraverso la sua musica il Vangelo viene predicato nelle sale da concerto più rinomate!
Quanto chiediamo all’immagine? Troppo o troppo poco? Può questa essere fonte di conoscenza? E di che tipo?
Se infatti la storia di Mosè non punta a Cristo, resta solo una complicata storia di coraggio ed eroismo, ma nulla dice sull’effettivo piano di salvezza di Dio.
Ancora oggi, Caravaggio ci invita a non essere increduli, ma credenti.