Delitti di Prati. Cosa può nascondersi dentro il benessere delle nostre città?
Forse una coincidenza. Domenica 18 settembre 2022, la chiesa Breccia di Roma Prati ha celebrato il suo primo culto nel cuore del quartiere Prati di Roma. Esattamente due mesi dopo, il quartiere di tribunali, delle sedi Rai e confinante con il Vaticano, conosciuto per essere uno dei quartieri più ricchi ed elitari della città, ha visto la vita di una delle piccole e silenziose traverse adiacenti al rinomato Piazzale Clodio totalmente sconvolta da un delitto a dir poco inquietante. In una delle eleganti palazzine di via Augusto Riboty, infatti, alle 11 del mattino, nel bel mezzo della frenetica vita di uffici legali, esercizi commerciali e studi televisivi, sono stati ritrovati i cadaveri di due giovani donne di origini cinesi, brutalmente uccise.
Poche ore dopo, a meno di un chilometro di distanza, accanto ai centri di produzione Rai e gli studi televisivi di La7, un altro corpo, ucciso allo stesso modo, è stato ritrovato gettando il quartiere nell’inquietudine e nella confusione. Dalle prime ricostruzioni, si evince che tutte e tre le donne lavorassero come prostitute all’interno degli appartamenti in cui sono state ritrovate svelando una realtà sconosciuta ai più, invisibile ad occhio nudo, ma a quanto pare capillare nella zona.
Roma è piena di notizie di cronaca nera ogni giorno, ma a rendere questi delitti particolari e a giustificare l’attenzione mediatica dedicata a questa vicenda è proprio l’ambiente in cui sono avvenuti. Il centro economico della città, protetto dall’ombra del cupolone, non conosce infatti le scene ben più tipiche in altri quartieri dove ad ogni angolo ci sono donne sfruttate costrette a vendere i loro corpi sui marciapiedi della città e dove la malavita agisce in modo evidente. Qui tutto appare bello, (relativamente) pulito, ricco ed abbiente.
Prima ancora che la chiesa aprisse le sue attività pubbliche, il gruppo fondatore della chiesa Breccia di Roma Prati, pregando per il quartiere, aveva provato a farne una lettura spirituale. Mentre chi lo abita è culturalmente intriso di cattolicesimo romano, fortemente influenzato dalla presenza del Vaticano che ne determina molti aspetti della sua vita sociale, emerge anche una tendenza secolarizzata del quartiere: professionisti, lavoratori dello spettacolo, artisti che vivono molto spesso vite all’apparenza perfette e di successo, ma il cui bisogno del Vangelo è altrettanto profondo. Demograficamente, il quartiere risulta abitato per una grande percentuale da professionisti uomini cinquantenni single. È difficile non pensare che sotto alla “vita bene” del quartiere e parallelamente alle brillanti carriere di molti, in realtà si nasconde una società marcia, fatta di sfruttamento della prostituzione e probabilmente di molto altro non visibile alla luce del sole. I delitti hanno già fatto emergere, infatti, la presenza di una fittissima rete di appartamenti usati come case d’appuntamenti con un ampio giro di clienti. Cosa si nasconde dentro i bei palazzi di Prati?
Mentre le luci delle telecamere ben presto si spegneranno sotto i nostri palazzi e le ribalte della cronaca non saranno più interessate a quanto accade nel silenzio degli eleganti condomini, la chiesa non dovrà dimenticare di pregare per una riforma di questa società e di predicare il Vangelo in modo fedele mentre serve il quartiere operosamente. Dovrà anche farsi carico sacerdotalmente di non ignorare la realtà di tante donne e uomini sfruttati e di tanti “clienti” che vivono vite apparentemente di successo, ma realmente sballate.
Va ricordato che il mondo evangelico romano non è insensibile al tema della prostituzione e della tratta delle donne costrette a vendersi sotto ricatto. Infatti dal 2012 opera un’organizzazione chiamata Schiavitù Mai Più che raggruppa credenti di diverse chiese ed organizzazioni evangeliche allo scopo di contribuire alla liberazione spirituale, fisica, economica, e sociale delle vittime. Ciò avviene sensibilizzando l’opinione pubblica e le chiese a tenere gli occhi aperti su questa piaga e attivamente organizzando delle uscite notturne sulle strade più note per essere luoghi di sfruttamento per raggiungere le vittime dello sfruttamento sessuale e dare aiuto a livello pratico, morale e spirituale.