Parole del 2020. Decreto

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Tra le parole più usate del 2020, una in particolare è associata all’esercizio dell’autorità. Quella parola è “decreto”, specificamente in forma di DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) o di DL (Decreto legge). La parola decreto è portatrice di un’autorità che impatta ogni aspetto della società: gli orari degli esercizi commerciali, l’apertura e la chiusura delle scuole, i limiti dei viaggi, la regolazione dei culti, ecc. Questi decreti hanno condizionato fortemente ogni individuo dettando le azioni permesse nella routine della vita quotidiana. 

Abbiamo atteso i dettagli di vari decreti con ansia e a volte frustrazione. Perché? Perché anche se questi decreti hanno l’intenzione di salvare vite proteggendo la nazione dalla pandemia del COVID (e possiamo essere grati che spesso abbiano assolto bene questo compito), hanno avuto anche effetti negativi.

Sono innumerevoli le attività commerciali che non riapriranno più. Sono tante le persone che hanno sofferto fisicamente, emotivamente e spiritualmente a causa dell’isolamento, della perdita del proprio lavoro, della propria incapacità di visitare o di provvedere per le proprie famiglie, o per non aver avuto la libertà partecipare alle attività di una comunità religiosa. Poi ci chiediamo: fino a che punto l’autorità del governo può interferire in modo così impattante sulla vita delle persone, dell’economia, della società, delle chiese? Pur comprendendo le finalità protettive, spesso i “decreti” governativi hanno lasciato l’amaro in bocca. 

Mentre preghiamo per il governo affinché emani DPCM e DL tempestivi ed equi e mentre vigiliamo che le libertà fondamentali non vengano intaccate, come cristiani evangelici, però, troviamo conforto in decreti diversi: i decreti di Dio. Quali sono i decreti di Dio? La domanda 7 del Catechismo minore di Westminster risponde così:

i decreti di Dio sono il Suo eterno proposito, secondo il consiglio della Sua volontà, per cui Egli, per la Sua propria gloria, ha preordinato tutto ciò che avviene”. 

Il Dio uno e trino è la somma ed originaria autorità che ha emesso i decreti fondamentali per l’universo, il mondo e le nostre vite. Durante questa stagione natalizia possiamo riflettere su un decreto che dà conforto e gioia e ha piena autorità su ogni società e su ogni cosa che vive… incluso un virus microscopico. La Confessione di fede battista del 1689, parlando di Cristo mediatore, sostiene che:

“È piaciuto a Dio, secondo il suo proponimento eterno, eleggere ed ordinare il Signore Gesù, il suo unigenito Figlio, in conformità al patto stabilito fra entrambi, ad essere Mediatore fra Dio e l’uomo…” (8.1).

Questo è un decreto che vale la pena di celebrare! Un decreto di redenzione, un decreto per inondare dei peccatori immeritevoli della Sua grazia attraverso la nascita di un bambino che sarebbe venuto per schiacciare la testa del serpente, rappresentante del peccato e della morte (Genesi 3,15). Quasi 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo, Dio dichiarò attraverso Isaia: 

“Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del Signore degli eserciti” (Isaia 9,5-6).

Poi circa 700 anni dopo un angelo parlò a Giuseppe, il Padre terrestre di Gesù, dicendo: 

“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi»” (Matteo 1,20-24; cf. Isaia 7,14)

Adesso, nel 2020, i decreti di Dio sono ancora immutabili ed invincibili. Dio decretò l’inondazione di grazia immeritata su peccatori ribelli attraverso la nascita, la vita, la morte e la risurrezione di Suo Figlio. Gesù è il Principe della Pace e il Consigliere ammirabile mandato per redimere i figli di Dio e per regnare nei loro cuori in anni di pace e in anni di pandemia. Forse il DPCM vigente determina la sua compagnia o solitudine attuale, ma se appartieni a Cristo puoi sperimentare il conforto e la gioia mentre celebriamo la nascita dell’Emanuele, Dio con noi, i cui decreti hanno autorità suprema. Anche in mezzo a una pandemia globale i decreti di Dio ci ricordano che… “or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8,28).


[1] “YouTube by the Numbers: Stats, Demographics & Fun Facts” (feb. 2020), www.omnicoreagency.com/youtube-statistics/ (ultimo accesso 15/06/2020).