Per educare un bambino ci vuole … la chiesa (anche)

 
 

Lo scorso fine settimana si è tenuto un ritiro annuale che le chiese Breccia di Roma, Breccia di Roma San Paolo e Breccia di Roma Prati organizzano ormai da molti anni. Un folto gruppo di persone ha avuto l’occasione di trascorrere tre giorni fuori città in una splendida struttura immersa nel verde. 


Come madre di due bambini ho avuto l’opportunità di fare alcune riflessioni. Sono stati, infatti, tre giorni incredibilmente preziosi, pieni di adorazione comunitaria, studio, riflessione, gioco e comunione. C'erano molte famiglie con bambini: genitori alle prime armi, genitori di bambini piccoli e genitori di adolescenti, così come single di diverse età o coppie mature. Chiunque ha partecipato, lo ha fatto come membro o frequentatore della chiesa, non come appartenente ad una categoria anagrafica o demografica. 


Quando il pastore, al termine del nostro tempo insieme, ha chiesto a mia figlia cosa le fosse piaciuto di più, lei ha risposto: "Giocare!". Ovviamente! È la risposta che ci si aspetta da una bambina di cinque anni!


Parlando con lei più a fondo, però ho capito che il gioco ha avuto una valenza diversa per lei in quei giorni. Non si è trattato infatti di giocare solo con bambini della sua età. Per tre giorni, persone di tutte le età hanno condiviso momenti di gioco, divertimento e comunione con lei. È stato un modo di giocare diverso, che le ha fatto sentire di far parte di una grande famiglia. 


Donne della mia età si sono prese cura di lei quando voleva che qualcuno la spingesse sull'altalena, uomini abbastanza grandi da poter essere suoi nonni l'hanno coinvolta in improbabili partite di calcio, ragazze adolescenti hanno disegnato con lei durante i momenti prolungati di studio e ha condiviso i pasti a tavola con altre famiglie. 


In breve, ha avuto un assaggio della vera comunione. Ha sperimentato la natura della chiesa, che è veramente controcorrente. Uomini, donne, bambini e anziani hanno trascorso del tempo insieme, giocando e condividendo la stessa fede.


Questo aspetto è già molto evidente nella vita ordinaria della chiesa (dove non si separano gruppi per età, genere e interessi) ma diventa ancora più sorprendente e meraviglioso, soprattutto per dei bambini, quando si trascorre una breve vacanza insieme a tutti i fratelli e sorelle della comunità.


Tutti sanno che ci vuole un villaggio per crescere un bambino. Eppure, le nostre società sono sempre più frammentate e divise. È raro trovare un ambiente sociale in cui così tante persone diverse abbiano la benedizione di stare insieme, imparare gli uni dagli altri e in cui anche i bambini siano apprezzati per le loro capacità uniche. È sempre più facile trovare attività ludiche pensate appositamente per i bambini, interamente incentrate su di loro e sui loro bisogni e anche nelle chiese è sempre più frequente trovare programmi targettizzati per fasce di età. È un bene che ci siano, ma troppo spesso si dimentica la vera natura della chiesa che è pensata per essere diversa, variegata, variopinta e che riesce a stare insieme unita dall’amore di Cristo. 


Dopo il tempo trascorso insieme e vedendo l'entusiasmo di mia figlia, sono profondamente grata, non solo per la fede che il Signore ha donato a me e a suo padre, ma anche per la benedizione di crescere in una famiglia allargata dove è possibile conoscere la Parola del Signore. Ancora più entusiasmante è vedere il piano del Signore, che non ha mai voluto che le famiglie fossero isole solitarie in un mare di sfide. La chiesa è un luogo in cui si può sperimentare una vera comunione che va oltre gli interessi condivisi. Anche i nostri bambini possono beneficiare ed essere benedetti da questa controcultura.


Le chiese locali non sono sempre luoghi perfetti, spesso hanno le loro mancanze e problematiche, ma sono senza dubbio una benedizione per la crescita dei nostri figli. In esse, infatti, possono osservare una comunità di discepoli che cammina insieme, un assaggio del Regno di Dio già inaugurato da Cristo, e che vedrà il suo compimento in una festa dove persone di ogni età che lo hanno riconosciuto come Signore lo celebreranno insieme.