Piccoli Spurgeon crescono? Il Laboratorio della predicazione 2020
Chi ha bisogno della formazione teologica se si hanno la Bibbia e lo Spirito Santo? Alla fine, la facoltà di teologia è dove muoiono le persone spirituali, giusto? Sfortunatamente questa credenza non è così infrequente tra gli evangelici di oggi. Il “principe dei predicatori”, Charles Spurgeon (1843-1892) non avrebbe mai accettato un’affermazione del genere. Amato da evangelici di diverse persuasioni, Spurgeon una volta disse: “Datemi un vero predicatore dell’Evangelo glorioso di Cristo ed io lo ascolterò volentieri”[1]. Spurgeon capiva che la formazione fosse necessaria per diventare un vero predicatore del glorioso Evangelo. Credeva giustamente che un predicatore avesse bisogno dello Spirito Santo, non solo nell’atto della predicazione, ma anche nella preparazione del suo sermone. Per questo motivo, Spurgeon fondò il Pastors’ College nel 1856, una scuola con l’obbiettivo di equipaggiare uomini allo studio e alla predicazione della Parola di Dio.
Durante la vita di Spurgeon, più di 900 uomini furono formati e quasi 200 chiese fondate in Gran Bretagna soltanto. Ancora oggi, le predicazioni di Spurgeon continuano ad impattare i cuori e le menti delle persone che le leggono. Se si unisce questo beneficio diretto al lavoro svolto dai tanti uomini che hanno studiato grazie a lui, uno può solo immaginare il risultato positivo per l’avanzamento dell’evangelo scaturito dalla sua dedicazione alla formazione di predicatori.
In un contesto come quello italiano dove la testimonianza evangelica è una minoranza, le chiese sono piccole con poche risorse, e le opzioni per la formazione sono poche, c’è un grande bisogno di uomini fedeli che predichino fedelmente l’Evangelo glorioso. L’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione (fondato nel 1988) condivide il desiderio di Spurgeon di vedere uomini formati per un simile lavoro. Come parte integrante delle altre attività (come le Giornate teologiche, il Corso di Cultura teologica, Studi di teologia, ecc.) nel 2010 l’IFED organizzò il primo Laboratorio della predicazione con l’intenzione di “incoraggiare e sviluppare ministeri di predicatori che sono fedeli alla Scrittura, onorevoli per Dio, e utili per la missione della chiesa”. Questo Laboratorio di tre giorni viene descritto così:
… un programma intensivo che intende suggerire un modello omiletico integrato rispetto alle più ampie ricadute ecclesiali e culturali. Il programma è rivolto a persone multi- vocazionali che svolgono il servizio nella chiesa accanto ad altre mansioni, con l’intento di incoraggiare e sviluppare ministeri di predicazione che siano fedeli alla Scrittura, onorevoli per Dio, utili alla missione della chiesa. Il Laboratorio è rivolto a uomini che sono incoraggiati dalle chiese a crescere nel ministero della predicazione. Esso prevede due percorsi: uno per chi lo frequenta per la prima volta e uno per chi lo ha già frequentato.
Dopo 11 anni, il bisogno della formazione in campo omiletico è sempre evidente e urgente. Negli ultimi quattro anni la partecipazione al Laboratorio ha sfiorato le 40 presenze ogni anno: uomini che si sono uniti con l’intenzione di crescere nell’arte della predicazione in modo da servire al meglio le loro chiese e proclamare in modo fedele l’Evangelo della grazia che questa nazione ha un così grande bisogno di sentire. Non solo è ovvio il desiderio di una formazione del genere, ma lo è anche l’utilità della stessa. Ogni anno, il gruppo dei partecipanti che ritornano cresce e, insieme ad esso, aumenta il numero e la varietà di coloro che hanno ricevuto la chiamata di essere predicatori. Un partecipante ha condiviso il suo incoraggiamento nel vedere
la diversità dei partecipanti come studenti, impiegati, insegnanti, professori, lavoratori, dimostrando che Dio usa uomini con una varietà di doni e abilità per annunciare la parola di Dio.
Alcuni predicatori, anche già esperti, hanno continuato a venire al Laboratorio nel corso degli anni. Io ho partecipato solo alle ultime tre edizioni. Insieme agli altri, continuiamo ad imparare che non siamo mai arrivati come predicatori. Partiamo incoraggiati, meglio equipaggiati, più dipendenti sullo Spirito Santo per guidarci nella nostra preparazione e nella predicazione. Siamo umilmente consapevoli della grande benedizione e della responsabilità che ci è stata data come uomini chiamati a predicare l’intero consiglio di Dio. La nostra preghiera è che Dio possa onorare il desiderio dell’IFED di vedere uomini che crescono come dei veri predicatori dell’Evangelo glorioso di Cristo, e che gli evangelici italiani possano un giorno vedere un’opera potente di Dio tramite questi piccoli Spurgeon che crescono. Riusciamo ad immaginarlo?
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