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Verso le Giornate teologiche (I). Un appello per una riforma spirituale

Si terranno il 10 e l’11 settembre le Giornate teologiche dell’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione di Padova, un appuntamento storico di approfondimento e dialogo per l’evangelismo italiano in rete con quello internazionale. Quest’anno le GT avranno come tema “La preghiera, questa sconosciuta”. In vista del convegno, ecco qualche libro che può essere utile nella preparazione. 

Donald A. Carson, Un appello per una riforma spirituale, Virgilio (MN), Passaggio 2005, pp. 261.

Alzi la mano chi non abbia mai trovato difficile pregare? Questo è il libro per noi! Riflettendo sulla sua esperienza personale e sulle tendenze che si registrano nella chiesa, Carson osserva che “sorprendente e scoraggiante è la totale mancanza di preghiera che caratterizza gran parte della chiesa in Occidente” (p. 9). L’Autore è uno dei più noti studiosi evangelicali del Nuovo Testamento, ma è anche un apprezzato predicatore. In questo libro è il predicatore a prevalere, ma è sempre un grande arricchimento leggere simili sermoni esposti da un profondo conoscitore del testo biblico. 

Il volume non espone una teologia complessiva della preghiera, ma raccoglie alcune sfide presenti nelle priorità e nelle preghiere dell’apostolo Paolo. Nel fare ciò, lancia un appello per un’autentica riforma spirituale nella vita cristiana. Pregare, infatti, non significa aggiungere una disciplina cristiana alle altre, ma aprirsi ad un cammino di profondo e costante rinnovamento alla presenza di Dio e nel servizio nel mondo. In dodici agili capitoli, ognuno dei quali prende spunto da un testo di Paolo, Carson riflette sulla struttura della preghiera, sulle richieste meritevoli, sulla preghiera per gli altri, sul contenuto della preghiera, sulle scuse per non pregare e sulle difficoltà che si riscontrano nella preghiera, sulla sovranità di Dio e la responsabilità umana nella preghiera, sulla preghiera per il ministero cristiano. La ricchezza della Parola esposta è straordinaria e non mancherà di scuotere il lettore a rivedere le sue priorità nella vita di preghiera.

L’opera si presta anche per una lettura comunitaria. Molto opportunamente, l’A. ha aggiunto ad ogni capitolo una serie di domande che possono orientare la riflessione personale e la conversazione nei gruppi. 

L’unico neo di questo pregevole libro, tra l’altro ben tradotto, è il modo in cui è stato reso l’apparato critico. Le note sono presentate con le consuetudini della pubblicistica anglosassone che sono diverse da quelle italiane. Un’edizione italiana di un’opera in lingua straniera dovrebbe curare la traduzione del testo, ma anche l’adeguamento dell’apparato critico agli usi dell’editoria italiana seria.


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