A Roma per approfondire l’analisi evangelica del cattolicesimo romano

 
 

Nella teologia evangelica contemporanea c’è un deficit di riflessione sul cattolicesimo, con qualche eccezione. Dopo i due anni di sospensione causa pandemia, dal 13 al 17 giugno 2022 si è tenuta la sesta edizione del Rome Scholars and Leaders Network (RSLN) organizzato dalla Reformanda Initiative presso i locali della Chiesa evangelica Breccia di Roma nel cuore di Roma. Nello scenario mondiale non esistono convegni simili che permettano a studiosi evangelici di confrontarsi e crescere nell’analisi del cattolicesimo romano. Mentre si intensifica la pressione ecumenica sul movimento evangelico di riconciliarsi al ribasso con Roma, è ancora più strategico e urgente promuovere lo studio evangelico del cattolicesimo. Il RSLN è un’eccellenza nel panorama della teologia evangelica per la sua specificità disciplinare e per la qualità della sua offerta formativa.

1. Una comunità di studiosi/studenti. Il RSLN di quest’anno ha visto 25 partecipanti da 13 paesi (da tre continenti: Europa, Oceania e Americhe) che per 5 giorni hanno lavorato in sessioni caratterizzate da relazioni, seminari e dialoghi. Alcuni partecipanti erano teologi accademici, altri erano dottorandi in teologia, la maggior parte erano teologi-pastori o conduttori di iniziative evangeliche nei campi della formazione o della missione. Metà di loro ha partecipato al RSLN per la prima volta, l’altra metà è tornato per la seconda, chi per la terza, alcuni per la quarta volta. Nel corso degli anni, il RLSN ha generato una comunità di studiosi e studenti evangelici che, impegnati in varie responsabilità nel campo della ricerca, dell’insegnamento e dello sviluppo di reti evangeliche, ha beneficiato e contribuito alla crescita della sensibilizzazione evangelica in varie parti del mondo.

Oltre al RLSN, la Reformanda Initiative promuove un programma annuale di formazione (Year Round Mentoring), produce un podcast e gestisce una sito dove ci sono molte risorse disponibili (articoli, video, ecc.) sulla teologia evangelica del cattolicesimo. Un gruppo di partecipanti australiani al RSLN sta per lanciare un video-corso sul cattolicesimo mirato a piccoli gruppi di discussione all’interno di chiese evangeliche. In programma c’è anche la realizzazione di una rivista teologica che metta a disposizione annualmente i testi delle relazioni tenute al RSLN. Alcuni ex-partecipanti al RSLN sono ora impegnati in programmi europei di dottorato di ricerca. 

2. Un’officina di teologia evangelica. Nel corso della settimana del RSLN i temi trattati sono stati vari. Sempre collegandosi ad una visione “sistemica” del cattolicesimo, le relazioni hanno toccato i temi classici dell’interdipendenza natura-grazia e dell’interconnessione tra Cristo e la chiesa (i due assi del cattolicesimo romano), temi storici (la controversia tra Bellarmino e la Riforma, lo scambio epistolare tra Calvino e Sadoleto), temi dottrinali (la dottrina del peccato nella teologia cattolica, la mariologia, l’espiazione nella concezione cattolica), temi contemporanei (l’influenza di un autore cattolico come Henri Nouwen, l’analisi della teologia della liberazione di Gustavo Gutièrrez, il documento Praedicate evangelium di papa Francesco) e questioni missiologiche (le sfide della testimonianza nei confronti dei cattolici). 

Il programma è stato caratterizzato da intense discussioni plenarie sui temi emersi. Inoltre, com’è consuetudine del RLSN, una serata è stata aperta al pubblico. Alcune decine di credenti evangelici romani hanno partecipato alla presentazione del libro su 10 personalità della storia della chiesa da parte di Rachel Ciano, docente di teologia storica al Sydney Bible and Missionary College e una delle relatrici al RSLN. In questo modo anche il collegamento con le chiese evangeliche di Roma è stato promosso.

3. Una palestra di dialogo. Due momenti alti del RSLN sono state le sessioni di dialogo con teologi cattolici romani. La prima ha visto il rettore magnifico dell’Università Pontificia San Tommaso confrontarsi con i partecipanti sul tema “Cos’è il nocciolo della differenza tra fede cattolica e fede evangelica?”. La seconda ha visto un patrologo cattolico confrontarsi con uno evangelico sul tema “Agostino era cattolico o protestante?”. A questa seconda sessione ha partecipato anche il rettore dell’Istituto Patristicum di Roma, la prestigiosa istituzione dedicata agli studi patristici della città. Si può dire che il RSLN sia stata l’occasione per confronti di alto livello con la teologia cattolica romana. Questi dialoghi hanno confermato la plausibilità di affrontare il cattolicesimo come un sistema integrato che non è basata sulla Sola Scrittura e sulla Sola fede.

Nel linguaggio ecumenico contemporaneo spesso il dialogo viene confuso con forme di unità spirituale. Al RSLN, il dialogo è stato vissuto come occasione di confronto rispettoso e franco, senza cedimenti di tipo ecumenico. Anche per questa ragione, il RSLN 2022 è stata una palestra evangelica per crescere nella lucidità della lettura del cattolicesimo come sistema che, pur usando parole vicine al linguaggio biblico, è diverso dall’evangelo di Gesù Cristo.