Gli “atei cristiani” possono spiegare cosa significa essere umani?

 
 

“Sono un ateo cristiano!” Avrete magari sentito questa espressione da parte di importanti pensatori odierni. In effetti, il movimento degli “atei cristiani” sta lentamente sostituendo il movimento più apertamente anticristiano dei “nuovi atei”, reso famoso da personalità come Richard Dawkins o Sam Harris, tra gli altri. 

 

Il filosofo sloveno Slavoj Žižek o il giornalista britannico Douglas Murray, per citarne solo alcuni, sono tra coloro che si definiscono “atei cristiani”.

Sono atei perché rifiutano l’autorità suprema della Bibbia per tutte le sfere della vita, ma qualificano il loro ateismo come “cristiano” perché vedono ancora un certo valore nella Bibbia.

Riconoscono che la Bibbia è il vero fondamento della civiltà occidentale. Capiscono pure che la scomparsa del cristianesimo è una delle cause principali dell’attuale decadenza dell’Occidente. 

 

Con la sua recente dichiarazione che “Cristo era Dio”, [1] lo psicologo canadese Jordan B. Peterson non può più essere considerato un simpatizzante esterno del cristianesimo.

Tuttavia, l’Alliance for Responsible Citizenship (Alleanza per la cittadinanza responsabile, ARC), da lui fondata, mira a riunire “atei cristiani” e cristiani impegnati preoccupati per la perdita dei valori biblici che un tempo plasmavano l’Occidente.

L’ARC si definisce come “un movimento globale con una visione per un mondo migliore in cui i cittadini responsabilizzati si assumono le proprie responsabilità e lavorano insieme per portare prosperità e benessere alle loro famiglie, comunità e nazioni” [2]. 

 

A prima vista, sembra che coloro che vedono la Bibbia come autorità assoluta e coloro che la vedono come un mito prezioso abbiano molto in comune.

Tuttavia, un’osservazione più attenta rivela che le basi delle loro convinzioni sono agli antipodi. I credenti considerano (o dovrebbero considerare) la Bibbia come autorevole per ogni cosa. Al contrario, coloro che non riconoscono la Bibbia come Parola di Dio rivelata considerano altre fonti aventi pari, se non superiore, autorità.

Pertanto, possiamo aspettarci che il tema della prossima conferenza ARC a Londra – “Cosa significa essere umani?” – rivelerà molto probabilmente il divario che separa i veri cristiani dagli atei amichevoli nei confronti dei cristiani [3]. 

 

La definizione dell’uomo è certamente una delle domande più fondamentali che gli uomini di tutte le generazioni hanno esplorato. Essa informa la definizione di tutte le strutture di base della società, come la famiglia, la chiesa o lo stato.

A questa domanda sono state fornite molte risposte, ma a meno che non siano fondate sulla visione cristiana del mondo, esse si basano su affermazioni arbitrarie. 

 

Come la Bibbia risponde alla domanda  

La Bibbia fornisce tre risposte fondamentali a ciò che significa essere umani. Rivela l’identità dell’uomo, come deve relazionarsi con altri uomini e donne e la sua funzione sulla terra. Tutte e tre le risposte si trovano in Genesi 1,26-28. 

 

In primo luogo, Genesi 1,26-28 rivela l’identità dell’uomo: egli è l’immagine di Dio. Questa definizione è ovviamente metafisica e quindi non c’è modo di dimostrarla scientificamente.

Secondo la Bibbia, l’uomo non può essere capito separatamente da Dio. L’affermazione di Dio “Facciamo l’uomo a nostra immagine” rivela che l’uomo è diverso dal resto del creato. 

 

In secondo luogo, Genesi 1,26-28 non solo rivela l’identità dell’uomo a livello individuale, ma rivela anche la sua identità collettiva. L’uomo non è solo l’immagine di un Dio sconosciuto là fuori.

L'uomo è l’immagine del Dio trinitario, un Dio che è Tre Persone ma una Sostanza. Le relazioni tra le Tre Persone di Dio vengono definite dall’amore. Pertanto, il fatto che l’uomo sia l’immagine del Dio trinitario significa che tali relazioni d’amore dovrebbero essere viste nella società, che sia la famiglia, la chiesa o qualsiasi altra organizzazione come il vicinato o la squadra sportiva.  

 

In terzo luogo, Genesi 1,26-28 rivela la funzione dell’umanità sulla terra. L’uomo deve governare tutto il creato di Dio. Deve coltivare la terra e trasformarla in un giardino bello e fertile. Ma all’uomo non è concesso farlo basandosi sulle sue proprie regole. Deve farlo secondo le norme di Dio rivelate nella Bibbia. 

 

L’ingresso del peccato in questo mondo ha portato confusione a queste affermazioni di base. Tuttavia, queste verità possono essere recuperate attraverso Gesù Cristo, la Seconda Persona della Trinità, che si è fatto uomo e ha pagato la pena del peccato affinché tutte le cose potessero essere restaurate. 

 

Tali risposte non possono essere raggiunte senza prima presupporre che Dio esiste e che la Bibbia è la Sua parola scritta rivelata. Altre definizioni dell’uomo devono basarsi su altre premesse, che si tratti dell’uomo stesso, del mondo che lo circonda o di qualche nozione astratta di non-essere (come fecero ad esempio filosofi come Hegel o Fichte). 

 

Cristianesimo  

La definizione biblica dell’uomo è l’unica base su cui possiamo giustificare in modo coerente la nostra fede nell’eccezionalità dell’umanità.

Questa è la ragione per cui l’idea di dignità umana è sorta solo in società fortemente plasmate dalla visione cristiana del mondo. Lentamente ma inesorabilmente, le società cristiane non potevano più accettare l’idea pagana della disuguaglianza naturale tra gli uomini.

Tutti sono immagine di Dio. Ecco perché le idee di democrazia, stato di diritto o libero scambio sono nate solo nella cristianità. 

 

I semi di tali valori sono cresciuti sin dall’arrivo del messaggio cristiano in Europa. Nel suo libro Inventing the Individual: The Origins of Western Liberalism, lo storico britannico Larry Siedentop commentava il ruolo che il padre della Chiesa Agostino ha avuto in questo processo:  

 

“Agostino continuò la demolizione delle fondamenta delle antiche credenze e pratiche iniziata da Paolo. La pari soggezione al potere divino, nelle profondità della motivazione, sembrava ora prendere in giro l'assunto della disuguaglianza naturale. La credenza nella superiorità innata di alcune anime doveva essere scartata” [4]. 

 

Sia i ricchi che i poveri sono immagine di Dio. Sia gli intelligenti che i semplici sono immagine di Dio. Sebbene esistano gerarchie di funzioni all’interno di ogni società umana, non esiste alcuna gerarchia di valore. Tutti gli uomini devono essere considerati di pari valore agli occhi di Dio.

Questa verità fondamentale cominciò a rimodellare di conseguenza tutte le sfere della società, sebbene mai perfettamente. L’Occidente moderno sta perdendo la fede nei valori fondamentali che lo hanno plasmato perché ha perso la fede nel Dio della Bibbia. Il futuro dell’Occidente poggia sul recupero o sulla scoperta della dottrina biblica dell’uomo.  

[1]: Jordan B. Peterson, “Jordan B Peterson: You Need To Listen To Your Wife! We've Built A Lonely & Sexless Society!,” The Diary of A CEO, 13/1/2025, https://www.youtube.com/watch?v=Hik6OY-nk4c

[2]:  “About ARC”, ARC, accesso 15 gennaio 2025, https://www.arcforum.com/about.

[3]:  “The ARC Conference 2025”, ARC, accesso 4 dicembre 2024, https://www.arcforum.com/arc-2025.

[4]:  Larry Siedentop, Inventing the Individual: The Origins of Western Liberalism, London, Penguin Books 2015, p. 102.