Con la pandemia scoppiano anche le coppie?
Il Global Times (7 marzo 2020) ha riportato dati allarmanti circa il record di richieste di scioglimento di matrimonio in Cina subito dopo la quarantena da Coronavirus, e così, anche molti giornali, magazine, blog e pagine social italiane hanno ripreso il dato come spunto per scrivere articoli su “come sopravvivere in quarantena con il proprio partner”, “coppie che scoppiano in quarantena”, “matrimoni in pericolo causa isolamento forzato”, ecc.
Coppie sotto stress
L’idea di fondo è che la quarantena sia potenzialmente pericolosa per la tenuta delle famiglie perché le coppie non sono abituate a stare così tanto tempo a stretto contatto. Le famiglie vengono viste come luogo in cui semplicemente si converge a fine giornata o fine settimana ma, di fatto, ognuno conduce la propria vita. Anche i matrimoni più longevi sembrano basarsi sul bisogno di una propria autorealizzazione, il costruire una famiglia è parte di un progetto individuale. Nessun partner conosce sino in fondo l’altro perché ci si concede sempre meno, mostrando solo alcuni lati di sé stessi. Tutto questo, genericamente, è facilitato dalla frenesia della vita moderna, dai tempi ridotti che si hanno per confrontarsi e, fondamentalmente, la tenuta delle famiglie si regge sulla capacità di portare avanti impegni ed attività quotidiane. Venendo a mancare tutta l’impalcatura della vita sociale di mogli, mariti e figli, le famiglie sono disorientante. Le mura domestiche diventano intollerabili perché devono essere condivise con qualcuno che non si conosce, con cui non si ha nulla da dire o i cui difetti diventano insopportabili dopo qualche tempo. Il conflitto sembra essere inevitabile in un clima di paura, di difficoltà lavorative ed economiche e di continua esposizione ad un altro/a da cui non si può scappare neanche per le consuete ore di lavoro-sport-hobby.
Cosa tiene insieme un matrimonio?
In rete si trovano molti decaloghi su come evitare di arrivare allo scioglimento del matrimonio, ma le soluzioni, partendo dagli stessi presupposti dei problemi, sono fragili ed inconsistenti. Qui c’è una sfida per le chiese evangeliche, ma non solo. La chiesa, non solo in tempo di quarantena, ha il compito di riaffermare il ruolo fondamentale della famiglia come istituzione originaria e permanente costituita da Dio sin dalla creazione e di proteggere ed esaltare il matrimonio. A tenere insieme le coppie che il Signore nella sua saggezza ha unito, non possono essere il bisogno individuale di compagnia o l’insieme degli impegni su cui ruota la routine, né tantomeno un’irrealistica prospettiva romantica che svanisce non appena si è messi più lungamente a confronto con l’altro. Un’ampia porzione della Bibbia descrive il rapporto di Dio con il suo popolo paragonandolo ad un legame matrimoniale e la chiesa è chiamata ad essere la sposa di Cristo. Questo ci sfida a vivere la vita di coppia come un luogo di fedeltà, di servizio, di responsabilità, di comunicazione, di prospettive comuni e di profondo amore.
Realismo, condito da speranza
In un contesto in cui gli effetti della caduta inquinano ancora ogni relazione, il matrimonio è una realtà in cui due peccatori si uniscono non senza difficoltà. Il conflitto, il diverbio, i problemi legati al proprio peccato e al peccato dell'altro sono sfide effettive non solo in quarantena; eppure per la grazia di Dio, chi vive in una relazione riconciliata con lui, può, e deve impegnarsi, a vivere relazioni riconciliate anche con i suoi prossimi ed in primis con il coniuge. Famiglie che vivono rivolgendosi continuamente a Dio, che modellano la prioria relazione su quella tra Cristo e la chiesa, il cui scopo comune è quello di portare gloria a Dio in tutto e di lavorare per l’avanzamento del suo regno, sperimentano la pace e possono essere una benedizione per la chiesa e la società in tempo di pandemia e non. Se si sta insieme solo per convenienza o per una passione romantica, non ci vorrà una pandemia per mettere in crisi la relazione. Basterà un temporale qualsiasi della vita e provocare un terremoto. Se si sta insieme avendo Gesù Cristo come testimone e garante del matrimonio, allora anche la pandemia non potrà abbattere ciò che Dio ha costruito.