Fondare chiese evangeliche in Europa. Spunti da un corso intensivo a Roma
Non capita spesso di avere un’iniziativa evangelica a Roma che porta una trentina di persone (uomini e donne) da tutta Europa a trascorrere 12 giorni per un corso intensivo sulla fondazione di chiese. E il tutto non in un anonimo albergo, ma in una (piccola ma funzionale) struttura evangelica nel cuore della città.
Dal 3 al 14 ottobre si è tenuto infatti un corso per fondatori di chiese organizzato dalla rete CitytoCity Europe. Provenienti da Barcellona, Atene, Edimburgo, Madrid, Helsinki, Lisbona, Kiev … i partecipanti si sono immersi in intense sessioni di formazione su come favorire dinamiche dell’evangelo nella vita personale e famigliare, nella conduzione, nella predicazione e nell’evangelizzazione, nell’esplorazione della città, nell’organizzazione delle attività della chiesa nascente, nella promozione di movimenti evangelici allargati, nel favorire l’integrazione tra fede e lavoro, nel costruire ponti con le comunità di artisti, ecc. il tutto finalizzato alla fondazione di nuove chiese.
Ispirato dal libro di Tim Keller, Center Church (di prossima pubblicazione in italiano presso la Casa della Bibbia di Torino col titolo Chiesa al centro), il corso intensivo ha fornito degli strumenti in vista del lancio di nuovi progetti pionieristici. I formatori, tutti coinvolti in opere di fondazione di chiesa in città europee, hanno animato i vari momenti con lezioni frontali, seminari, discussioni allargate. Non sono mancate occasioni di visita a chiese evangeliche romane e di confronto con conduttori locali.
Roma è stata scelta non solo per le ovvie capacità attrattive della città, ma anche perché da alcuni anni ormai esiste una rete evangelica di chiese e conduttori che, periodicamente, si incontra per pregare per la fondazione di chiese in città e per essere di stimolo in questo campo. All’interno di questo piccolo movimento sono nati alcuni progetti pionieristici che fanno riferimento ad alcune chiese esistenti e in diverse zone della città.
La fondazione di chiese sembra essere tornata nell’agenda di settori dell’evangelismo e questo è un dato positivo. In passato, anche solo pochi anni fa, era difficile sentire parlare di fondazione di chiesa come progettualità concreta nell’orizzonte della vita delle chiese. Mentre è incoraggiante pensare che l’Italia evangelica sia dentro delle reti internazionali vive e al servizio della promozione dell’evangelo e che vi sono piccole strutture che possono essere utilmente usate allo scopo, rimangono sfide aperte.
Non basta dire fondazione di chiese senza farsi domande. Che tipo di chiese vogliamo fondare? Siamo sicuri di avere una ecclesiologia sufficientemente solida che resista alle sfide della testimonianza? Come incoraggiare la formazione di vocazioni specifiche? Come nutrire una cultura ecclesiale che sia aperta alla fondazione come parte integrata della sua vita ordinaria? Come sostenere questi progetti senza che dipendano da fondi esteri e senza necessariamente pensare ai fondatori come a persone “a tempo pieno”? Come integrare la fondazione di chiese dentro percorsi di servizio bi-vocazionale e da parte di gruppi, piuttosto che di singoli?
La prossima pubblicazione del libro Chiesa al centro di Tim Keller sarà l’occasione di tornare su tutti questi temi e di cogliere l’opportunità di aprire tavoli di conversazione tra persone e chiese interessate. Nel frattempo, il corso intensivo sulla fondazione di chiese in Europa è un segnale che, forse, anche in Italia si può nutrire la realistica speranza di pregare e lavorare verso la gemmazione di chiese esistenti e la costituzione di nuove per provare a “salare” ed “illuminare” il Paese con più numerose e più fedeli comunità dell’evangelo.