I patti in ottica battista riformata. Il classico di David Kingdon ristampato

 
 

Quando ero un giovane studente che si apriva alla teologia riformata leggendo Giovanni Calvino, Pierre Marcel e John Murray, pur traendone grande beneficio, non sono mai stato tentato dal pedobattesimo a causa dei suoi presupposti poco convincenti sulla relazione tra le alleanze. 


Allora la lettura di Children of Abraham di David Kingdon mi ha aiutato a mettere radici alla mia teologia battista, non tanto nella tradizione volontaristica/individualistica in cui sono stato cresciuto, ma nella ricca teologia dell'alleanza del confessionalismo battista.

Questo è uno dei motivi per cui mi rallegro di vedere il libro ristampato e reso disponibile per questa generazione e per quelle a venire.


Children of Abraham. A reformed baptist view of the covenants (revised and updated), London, Grace Publications 2021, pp. 256, è la ristampa rivista ed ampliata di un ottimo volume sulla visione riformata battista dei patti, a suo modo un “classico” della teologia riformata battista contemporanea.

Uscito nel 1973 era da decenni fuori stampa ed è bene che sia stato messo di nuovo a disposizione del pubblico. Questa nuova edizione contiene tre nuovi capitoli scritti dall’A. in risposta a letture critiche ricevute o in ampliamento di punti non sviluppati nell’edizione originale.


Scritto in dialogo critico con John Murray, Paul Jewett e Karl Barth, Kingdon presenta la posizione battista della comprensione della teologia dell’alleanza, in linea con la Confessione di fede di Londra del 1689.

Si trattava di una discussione ripresa negli Anni Settanta ma che conserva tutta la sua attualità, considerato che il mondo riformato discute di questi temi almeno dal Seicento. 

La teologia riformata battista sostiene che il “nuovo patto” profetizzato da Geremia ed attuato da Gesù Cristo porta con sé la circoncisione del cuore e, dunque, la composizione della comunità del patto da parte di credenti, di cristiani professanti.

Ciò è in contrasto con la concezione pedobattista che vede un parallelo tra la circoncisione e il battesimo, amministra il battesimo ai bambini considerandoli quindi come membri della comunità del patto (quindi della chiesa), anche se non credenti.


Il punto cruciale è che, secondo Kingdon, la circoncisione è il tipo di cui la rigenerazione, non il battesimo, è l’antitipo. La circoncisione del nuovo patto incide il cuore e ciò significa che non può essere scambiata con un segno esterno.

Ne consegue che la posizione battista ha una diversa sacramentologia che conduce ad una diversa ecclesiologia rispetto a quella pedobattista, pur avendo in comune i capisaldi della teologia riformata. Per il battismo riformato, la chiesa è formata da credenti rigenerati che sono stati battezzati, e non da battezzati che forse saranno rigenerati.

Opportunamente, il volume è completato da una bibliografia ragionata di Jeremy Walker sulla teologia riformata battista del patto, specialmente di provenienza nord-americana. Questa bibliografia mostra la vitalità attuale della teologia riformata battista. 

Anche in Italia, questa vivacità è ad esempio testimoniata in volumi quali AaVv, “Ricchezze della teologia dell’alleanza”, Studi di teologia N. 59 (2018) e Samuel Renihan, Il mistero di Cristo. Il suo patto e il suo regno, Caltanissetta, Alfa & Omega 2024, per non parlare per l’opera di riferimento La fede riformata battista (a cura delle Chiese Evangeliche Riformate Battiste in Italia), Caltanissetta, Alfa & Omega 2013 in cui sono ripubblicati due importanti documenti dell’eredità riformata battista.

Il primo è la “Confessione di fede battista del 1689” che è un pilastro dell’identità storica del battismo riformato. Il secondo è una gemma della spiritualità evangelica. Si tratta, infatti, del “Catechismo di C. H. Spurgeon”.

Pubblicato nel 1855, quando il “principe dei predicatori” era all’inizio di quello che sarebbe diventato un lungo e proficuo ministero pastorale, è stato un importante sussidio per le famiglie e per le chiese nella catechesi dei bambini, dei battezzandi e di tutti coloro interessati a conoscere meglio la dottrina evangelica.