Improbabili compagni: Abraham Kuyper e Charlotte Mason
“Unlikely Bedfellows: Abraham Kuyper And Charlotte Mason” è il titolo di un articolo apparso sul primo numero della magazine The Big Picture inaugurato il maggio 2021 a cura de The Kirby Laing Centre for Public Theology di Cambridge e diretto da Craig G. Bartholomew. L’autrice Elaine Cooper ha curato nel 2004 il volume When Children Love to Learn: A Practical Application of Charlotte Mason's Philosophy for Today (Crossways Books) ed è consulente presso la Heritage School di Cambridge che si inspira ai principi educativi elaborati da Charlotte Mason e promossi dalla PNEU (Parent's National Education Union) da lei fondata in Inghilterra alla fine dell’800.
Sono molte le vicinanze tra la vita e il lavoro di Abraham Kuyper e di Charlotte Mason che meritano di essere sottolineate, così come i progressi, gli aspetti critici e le originalità. Riprendiamo qui l’articolo con il permesso di The Kirby Laing Centre.
Considera… uno schietto e poliedrico, teologo e politico olandese e una gentile e silenziosa zitella inglese che scrive di educazione cristiana – cosa possono mai avere in comune? Come si vedrà, davvero molto, oltre a vivere pressappoco nello stesso periodo durante il 19° secolo ed ora ad essere commemorati nei loro rispettivi centenari nel 2020 (Kuyper) e nel 2023 (Mason).
Entrambi avevano l’ambiziosa visione di fare la differenza nella società. Entrambi compresero e fronteggiarono il modernismo secolare e il naturalismo con acume intellettuale e energia, scrivendo critiche, nei loro rispettivi contesti che, invece, affermavano la necessità di una visione del mondo cristiana. Nel caso di Kuyper, egli divenne, tra le altre cose, Primo Ministro d’Olanda per un mandato, e nel caso di Mason, ella gettò le basi per una filosofia e pratica dell’educazione la quale guadagnò tributi di grande rispetto alla fine della sua vita.
Ognuno di essi scrisse in modo estensivo sui temi dell’educazione, sottolineando la responsabilità primaria e la libertà dei genitori di scegliere l’educazione dei propri figli. Essi compresero l’importanza del legame vitale tra casa e scuola non solo per gli individui, le comunità e i luoghi di lavoro, ma per la nazione intera. Kuyper scrisse in modo persuasivo circa le “sfere di sovranità” - ossia che il governo, la famiglia, le arti, l’economia, l’educazione, ecc. hanno ognuna proprie distinte responsabilità e autorità. Kuyper aiutò a stabilire un pluralismo educativo nei Paesi Bassi in un momento critico della sua storia al fine di proteggere la cultura cristiana. Mason, quale impegnata evangelica anglicana, in risposta ad un secolarismo crescente, fu mossa dalla visione di una “nazione giusta” e credeva che la chiesa stabilita in Gran Bretagna dovesse essere un mezzo per raggiungere quello scopo.
Kuyper non era solo profondamente interessato alla letteratura, condividendo questo amore con Mason, ma fu realmente portato a conversione dalla lettura di The Heir of Redclyffe di Charlotte Yonge. Mason, dal canto suo, credeva che la buona letteratura funzionasse come un potere spirituale e intellettuale tra lo scrittore e il lettore e in questo caso ciò fu confermato nell’esperienza stessa di Kuyper.
Entrambi compresero in modo profondo che il centro della vita cristiana è una relazione vivente con Dio stesso attraverso Gesù Cristo e lo Spirito Santo – ogni aspetto della vita umana esiste ugualmente e direttamente “davanti al volto di Dio” – e che noi viviamo le nostre vite nella loro interezza coram Deo. Questa illuminazione mise in grado entrambi di puntualizzare in modo enfatico che, nessuna divisione era perciò possibile nella vita tra sacro e profano, inclusa l’educazione. Kuyper usava il termine preciso di “palingenesis” per trasmettere la ricchezza della comprensione del rinnovamento parallelo dell’individuo così come della creazione.
Dai loro scritti emerge anche l’attenzione all’educazione dei poveri e degli svantaggiati. In ciò Mason fu ispirata primariamente dal suo impegno cristiano e anche da Comenio la cui celebre frase “tutta la conoscenza per tutto il popolo” provvide l’appello sfidante che lei avanzò nei circoli educativi dell’Inghilterra tardo vittoriana attraverso i suoi libretti intitolati “A Liberal Education for All” and “The Basis of National Strength”. In qualsiasi modo l’educazione per tutte le classi era un’idea pericolosa … Anche Kuyper era convinto che l’educazione non potesse rimanere un privilegio delle classi medie, ma che dovesse essere l’opzione preferenziale per i poveri, specialmente quando molti di essi sono cristiani. Infine, entrambi compresero che la verità biblica provvede il solo fondamento plausibile per una comprensione unificata e coerente del mondo e della tragedia della condizione umana.