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Jonathan Edwards e le straordinarie opere di Dio

"Dio prese in mano l'opera in modo così straordinario che in un giorno o due fu fatto tanto quanto in tempi normali, con tutti gli sforzi che gli uomini possono fare e con una benedizione come quella che abbiamo di solito, viene fatto in un anno".[1]

Questa citazione è tratta da Jonathan Edwards (1703-1758), il famoso predicatore puritano e revivalista, che fu pastore a Northampton, nel Massachusetts, durante il periodo del primo Grande Risveglio nel New England.[2] Edwards era il nipote di un pastore, si era laureato alla Yale Divinity School ed era un calvinista convinto. Edwards predicava fedelmente l’evangelo biblico secondo cui ogni uomo o donna aveva bisogno di un'esperienza personale di conversione che seguiva la convinzione del peccato, il pentimento sincero e il riconoscimento di Gesù come unica soluzione per la salvezza, e il perdono divino ricevuto per sola fede e solo per la grazia di Dio. I suoi numerosi libri e sermoni hanno avuto un impatto sulla vita di molti altri noti evangelisti e predicatori del XVIII secolo e vengono utilizzati ancora oggi, influenzando la teologia e la predicazione di molti pastori attuali.

Il contesto e il pastorato di Edwards a Northampton. Gli abitanti della sua città erano esteriormente religiosi e svolgevano le necessarie funzioni religiose di un credente, ma non avevano alcun frutto reale che indicasse un cambiamento interiore del cuore o una nuova nascita dallo Spirito Santo. Tuttavia, negli anni '30 del XVII secolo, grazie alla fedele esposizione delle Scritture, e grazie alla potenza dello Spirito all'opera attraverso la predicazione di Edward, centinaia di persone furono salvate e un risveglio iniziò. Nel 1735, Edwards fu testimone di circa 30 dichiarazioni di fede personali ogni settimana. Un risveglio si diffuse rapidamente in tutta la Connecticut Valley in quello che fu considerato il Risveglio della Connecticut Valley del 1735.[3] Questo risveglio continuò a diffondersi in tutta la Nuova Inghilterra in quello che oggi è famoso come il Primo Grande Risveglio (1735-1755). Si stima che da 25.000 a 50.000 persone si siano convertite grazie alla proclamazione dell’evangelo durante questo periodo.

L'estratto è una citazione della lettera di Edwards al reverendo Colman di Boston. Nella lettera, intitolata A Faithful Narrative of the Surprising Work of God in the Conversion of Many Hundred Souls, in Northampton and the Neighboring Towns and Villages of New Hampshire, in New England, Edwards descrive la sua esperienza di pastore, lo stato spirituale dei cittadini al suo arrivo a Northampton, la sua fedele predicazione della Parola e l'opera dello Spirito Santo nel convincere le persone dei peccati, nel portarle al pentimento e alla fede e nel produrre frutti visibili nella vita retta. Questa lettera influenzò altre importanti figure chiave del Primo Grande Risveglio in Nord America, come John Wesley e George Whitefield.[4] Riguardo al risveglio, Edwards scrisse,

“Ci sono pochissime case in tutta la città in cui la salvezza non sia arrivata di recente, in uno o più casi.”[5]

Edwards era giustamente stupito dell'opera "straordinaria" di Dio in un periodo di tempo così breve, un periodo che considerava una speciale dispensazione della provvidenza di Dio.[6] È come se Dio avesse impresso un’accelerazione alla sua provvidenza ordinaria facendola in qualche modo diventare straordinaria. Preghiamo per una tale speciale dispensazione della provvidenza di Dio oggi, e che un tale movimento abbia luogo in Italia attraverso una fedele predicazione delle Scritture e dell’evangelo a un popolo che spesso si identifica come religioso, e persino sembra religioso, ma la cui vita non mostra veri segni di cambiamento del cuore.

N.B. Le opere di Jonathan Edwards disponibili in italiano presso l’editore Alfa & Omega sono elencate qui.

 

[1]Citato in J.D. Woodbridge, Church History, Volume Two: From Pre-Reformation to the Present Day: The Rise and Growth of the Church in Its Cultural, Intellectual, and Political Context, Grand Rapids, Zondervan 2012, p. 404.


[2] Si veda Aa.Vv., “Jonathan Edwards (1703-1758)”, Studi di teologia NS XV (2003/1) N° 29.

[3]Robert W. Caldwell III., Theologies of the American Revivalists: From Whitefield to Finney, Downers Grove, IVP 2017, p. 57.

[4]Woodbridge, cit., p. 404.

[5]Jonathan Edwards, The Works of Jonathan Edwards, vol. 1, Edinburgh, The Banner of Truth 1974, p. 350.

[6]Woodbridge, cit., p. 404.


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