Libri per Natale (IV). Una biografia di Calvino (per giovani lettori e non solo)

 
 

Quando ripensiamo ad alcune delle storie più emozionanti che abbiamo mai sentito, rimaniamo meravigliati da racconti come l'Odissea di Omero o commedie come quella di Dante Alighieri. Per molti giovani lettori la meraviglia del viaggio che il protagonista compie li lascia senza parole girando pagina dopo pagina per scoprire cosa succede alla fine. C'è un altro tipo di scrittura che permette ai giovani lettori di pensare alla propria vita e al proprio futuro. Le biografie, ad esempio, permettono di essere coinvolti nella vita del protagonista mentre veniamo sfidati a pensare alla nostra vita.

Una di queste biografie scritte per un pubblico di giovani lettori è quella di Simonetta Carr, Giovanni Calvino, Caltanissetta, Alfa&Omega 2009. Una biografia è un modo utile per i lettori di tutte le età di leggere le storie di credenti attraverso i secoli. Giovanni Calvino è stato un grande uomo di Dio e uno dei principali Riformatori del 16° secolo. La sua vita è stata d’ispirazione a generazioni di credenti e le sue opere sono tra le più alte espressioni di fedeltà e di profondità cristiana nel corso del tempo.

Questa biografia, in particolare, è scritta in modo da evidenziare una delle caratteristiche di Giovanni Calvino, cioè la fedeltà all'opera a cui era stato chiamato, anche in mezzo a grandi sfide e pericoli. Quando pensiamo al contesto in cui viviamo, dobbiamo accettare il fatto che siamo una minoranza religiosa, ma siamo chiamati alla fedeltà e al coraggio, non diversamente dai primi riformatori e non diversamente da come i discepoli furono chiamati alla fedeltà da Gesù stesso in Marco 13. 

Il libro fa un ottimo lavoro di sintesi della vita di Giovanni Calvino in un modo che permette al lettore di conoscerlo, senza essere appesantito da tutti i dettagli minori: dagli studi a Parigi al pastorato a Ginevra che ha avuto un impatto su quella generazione e oltre. Un altro aspetto unico del libro è il modo in cui sottolinea il bisogno che aveva di essere circondato da altri credenti nella fede: un aspetto che diventerà più che importante quando anche i vostri figli inizieranno a crescere. 

Fu Jean Cadier (1964) ad usare l’aggettivo “domato” per descrivere la biografia di Calvino: Un uomo domato da Dio. Calvino non era una belva, ma un uomo che aveva una sua progettualità di vita: dedicarsi agli studi e non avere alcun profilo pubblico. Dio la cambiò. Calvino voleva perseguire una carriera avvocatizia e di studioso. Dio la cambiò. In un momento decisivo della sua vita, Calvino voleva proseguire verso Basilea. Dio gli cambiò città. Calvino aveva un’indole solitaria. Dio gli cambiò le condizioni di vita mettendolo al centro di un vortice di vita e di relazioni impressionanti. Negli scritti di Calvino, si intravede un uomo domato da Dio. Quanto grande è la sua visione del Dio biblico tanto docile è il suo atteggiamento nei confronti della sua volontà e gagliardo è il suo pathos per la gloria di Dio .

A ben vedere però, Calvino non è un’eccezione. Chi ha fatto la Riforma è stato un uomo e una donna domata da Dio. Si pensi alla fibra di uomini come Lutero, Zwingli, Cranmer, Bucero, Vermigli, Knox, Bullinger, ma anche Caterina von Bora. Persone domate da Dio attraverso prove e crisi, esperienze di sfinimento e di svuotamento di sé, passaggi limite e tornanti ripidi. La pialla di Dio è passata sulle superfici nodose delle loro vite per renderle lisce, sagomate, utili ad essere incastrate tra loro e all’interno di un progetto più grande di loro. 

Chissà, forse questo Natale una biografia sulla fedeltà degli altri potrebbe essere la spinta necessaria per ispirare i futuri Giovanni e Giovanna Calvino per i secoli a venire.