L’Impegno di Città del Capo, dieci anni dopo
A dieci anni dalla pubblicazione dell’Impegno di Città del Capo è giunto il momento di capire come, quanto e in che modo il terzo Congresso del Movimento di Losanna sull’evangelizzazione mondiale tenutosi a Città del Capo nel 2010, con oltre 4.200 partecipanti e più di 100.000 spettatori da remoto, abbia effettivamente impattato il movimento evangelicale.
Un rapporto pubblicato sul sito del Movimento di Losanna, riporta i dati di un sondaggio condotto nell’ottobre 2020, proprio in occasione dell’anniversario del congresso. Il primo dato impressionante riguarda l’aspetto tangibile del ritorno sull’investimento economico. Quanto è costato il Congresso e quante risorse ha generato? Secondo i dati riportati, il congresso richiese uno sforzo economico di circa 20 milioni di dollari, ma da allora, sulla scia dell’Impegno, le donazioni alle missioni nel mondo sono aumentate di circa 100 milioni di dollari all’anno, con un grande ritorno sull’investimento iniziale. Quando si pensa alla missione e agli eventi internazionali ad essa connessi, è giusto porsi anche una domanda di tipo economico. Quanto costano? Chi li paga? Quali movimentazioni economiche sottendono? Quali prospettive economiche aprono? Certamente, Città del Capo non è stato il solo fattore dell’incremento delle donazioni alle missioni, ma non è stato nemmeno un fattore trascurabile, visto che è stato l’evento più rappresentativo del mondo evangelico globale dell’ultimo decennio.
Per quanto questo dato tangibile non sia trascurabile e di grande benedizione, sicuramente l’eredità duratura e continua di Città del Capo 2010 sta soprattutto negli innumerevoli cambiamenti apportati nelle prospettive sulla missione e su tutto quello che ne è scaturito in termini di conversioni, formazione di leader, discepolato, nascita di progetti e di nuovi sforzi missionari.
Il sondaggio a risposte aperte ha ottenuto risultati impressionanti anche su questo ventaglio di questioni. Più del 99% degli intervistati ha dichiarato di aver beneficiato grandemente dal Congresso e che, sulla sua scia, molti sono stati i lanci di nuove iniziative evangelistiche in diverse aree del mondo. Il Congresso ha favorito inoltre connessioni e collaborazioni tra leader ed anche tra missioni diverse che, nello spirito di Losanna, hanno potuto cominciare a lavorare insieme per l’avanzamento del regno di Dio.
Il Congresso ha anche dato il via a nuovi lavori di traduzione della Bibbia per Paesi poco raggiunti dal Vangelo e ha connesso il lavoro di traduzione e pubblicazione con quello di diffusione e discepolato in nuove aree geografiche.
In sintesi, il sondaggio rileva che attraverso Città del Capo sono stati fatti enormi passi avanti nel mondo evangelicale e che la crescita del popolo di Dio è stata sia quantitativa che qualitativa attraverso un nuovo slancio nel discepolato e formazione dei credenti.
Anche la chiesa italiana ha beneficiato di quanto prodotto a Città del Capo ormai 10 anni fa. La traduzione dell’Impegno di Città del Capo, il suo inserimento nel prestigioso volume di Dichiarazioni evangeliche II, l’attività del Comitato Italiano del Movimento di Losanna, le Giornate teologiche dell’IFED su “L’eredità di Losanna” (2014), la pubblicazione di rivista dedicate a Losanna come Studi di teologia N. 52 e Certezze N. 1, l’impegno profuso soprattutto dall’Alleanza Evangelica Italiana per promuoverne i contenuti sul piano pratico e l’assimilazione da parte di diverse chiese delle idee contenute in esso, hanno messo in moto alcuni cambiamenti non trascurabili.
Nonostante ciò, nel nostro Paese, è ancora molto il lavoro da fare. Il movimento evangelico italiano ha da fare i conti con una sua storia di chiusure e isolamento che spesso ne rallenta l’apertura verso reti e movimenti evangelici che potrebbero portare linfa vitale alla vite delle chiese e alla missione nel nostro Paese. Un buon modo per ricordare il decennale dalla pubblicazione dell’Impegno di Città del Capo è di leggerlo e farlo leggere per metterlo in pratica.