“Siate sempre pronti”. Gavin Ortlund e la condivisione della fede oggi

 
 

Distratto, polarizzato, iper-suscettibile. Così Gavin Ortlund, apologeta evangelico molto presente su YouTube e presidente di Truth Unites, ha descritto il mondo contemporaneo a cui la testimonianza dell’evangelo è rivolta. Nella serata pubblica del Rome Scholars & Leaders Network, tenuta a Roma il 12/5 presso l’ICED, Ortlund ha incoraggiato tutti a essere intenzionali e persistenti nel condividere il Vangelo. Come cristiani dobbiamo avere coraggio e affrontare le sfide di oggi e continuare a spargere fedelmente la buona notizia del Vangelo in un contesto in cui le persone preferiscono gli idoli a Dio.

La sua esposizione è stata suddivisa in due parti. Nella prima, Ortlund ha suggerito quattro chiavi di lettura per interpretare il mondo di oggi. I cambiamenti avvengono sempre più velocemente anche a causa di Internet e dei social media. Per condividere meglio il Vangelo dobbiamo prima capire le sfide del nostro tempo. Ecco quattro cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi 10 anni: 

1. Scandali e abusi. Questi emergono nella società ma anche nella chiesa. Sono cose che causano molto dolore e portano alla perdita di fiducia, specialmente verso i leader e le istituzioni. 

2. Polarizzazione culturale e politica. Oggi c’è tanta rabbia nelle diverse fazioni politiche e non esiste la pratica del disaccordo civile. Come cristiani dobbiamo far vedere che non siamo un’altra voce arrabbiata e che il Vangelo non è un’agenda politica. 

3. Distrazioni e rumori. Oggi le persone sono più occupate che mai. Tutti sono sempre “connesse” con qualche device e hanno più cose che fanno a gare per catturare la loro attenzione. Ciò influenza come sperimentano il mondo e i social ci distraggono dalle domande profonde della vita come il “significato della vita” e la “morte”.

4. Disillusione e disincanto. Oggi c’è tanta disperazione e un grande vuoto che provano le persone. Dobbiamo lavorare per far capire alle persone cosa c’è in gioco: l’eternità. 

Dopo aver identificato alcuni cambiamenti, Ortlund ha suggerito tre atteggiamenti per raggiungere meglio le persone in un tempo in cui il Vangelo viene ripudiato. Eccole:

1. Bellezza. Dobbiamo celebrare la bellezza del Vangelo. Spesso ci focalizziamo soltanto sulla verità, ma dobbiamo anche far vedere la bellezza e la bontà del Vangelo, insieme. Questa bellezza può penetrare tra le distrazioni e attirare l’attenzione sull’evangelo. 

2. Gentilezza. La nostra cultura è assetata di gentilezza e per questo un semplice atto di gentilezza vale molto. Con la bontà del Vangelo possiamo far vedere che siamo diversi dalla cultura di rabbia che ci circonda. La gentilezza può aprire porte e conversazioni incentrare sul Vangelo se le persone capiscono che vogliamo loro sinceramente bene. Oggi, però, la gentilezza non è vista necessariamente come una cosa positiva: è vista come compromesso e sottomissione. Ma come cristiani in un mondo che non è gentile, la compassione del Signore deve splendere attraverso di noi. La gentilezza deve essere anche bilanciata con rispetto e franchezza, come dice Paolo. 

3. Coraggio. Il coraggio serve ad affrontare gli scandali e la polarizzazione. Il vero coraggio, però, è vulnerabile, umile. Il massimo esempio di vero coraggio è Cristo che va alla croce con umiltà. Nelle nostre vite serve più coraggio a non essere d’accordo con un amico che con un nemico. Serve più coraggio a parlare dei peccati della chiesa che di quelli della società. Ci vuole coraggio a dare tutto di noi a Cristo, ma dobbiamo ricordare che Lui ha dato tutto di Sé per noi sulla croce. Nel Signore c’è gioia nel sapere che saremo attaccati e perseguitati per quello in cui crediamo. La nostra vita non ha valore se non per lo scopo che il Signore ha per noi. Vogliamo servire veramente il Signore più di quanto amiamo la vita stessa?