Il marxismo appare una visione del mondo che rimane dentro una cornice immanente (storicistica, economicistica, al massimo intersezionalista, ma pur sempre un quadro immanente) e nega la provvidenza di Dio come motore della storia e Dio come signore del mondo.
Scopri di piùNella galassia neo-marxista contemporanea, un posto di rilievo lo occupano dei movimenti di pensiero che forse non si rifanno a Marx direttamente (direi: filologicamente), ma che sono nipoti del suo pensiero in un senso più sfumato anche se reale. Certamente questa ampia corrente di pensiero ha incamerato altre influenze, le ha mescolate tra loro e le ha sviluppate in intrecci diversificati. Uno di questi si è ritagliato una certa popolarità, soprattutto tra l’opinione pubblica occidentale e, in particolare, nord-americana. Si tratta della TRC: la teoria critica della razza (critical race theory).
Scopri di piùLa “teoria critica” è un impasto di molti ingredienti. Alla lettura marxiana dell’oppressione e della rivoluzione, aggiunge la lezione gramsciana dell’egemonia culturale e quella freudiana della liberazione sessuale per arrivare ad una critica radicale delle strutture culturali e istituzionali della società occidentale: capitalista, borghese, cristiana. Secondo la teoria critica, essa disumanizza, opprime e impone una forma autoritaria di potere.
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