Un think tank evangelico per orientarsi (senza perdersi) nell’universo del cattolicesimo romano

 
 

Nel mondo i cattolici sono un miliardo e trecento milioni di persone e la chiesa di Roma è la più grande istituzione religiosa che esista. Eppure, l’attenzione evangelica a questo mondo è superficiale. Se per secoli gli evangelici hanno considerato il “vangelo cattolico” distinto e distante da quello biblico, oggi sempre più persone sono confuse ed incerte. I cambiamenti interni al cattolicesimo non sono stati accompagnati dalla lucidità evangelica nel comprenderli a fondo. Oggi molti evangelici non hanno una bussola biblica, scarseggiano nuovi libri e risorse sull’argomento ed esiste quasi una reticenza nell’affrontarlo.

Per tutte queste ragioni, il Rome Scholars and Leaders Network (RSLN), svoltosi a Roma dal 10 al 13 giugno e giunto alla settima edizione, è stato un appuntamento annuale dalla rilevanza mondiale e unico nel suo genere. Con la partecipazione di ventotto studiosi e leader evangelici provenienti da Albania, Australia, Belgio, Cile, Francia, Irlanda, Italia, Polonia, Romania, Stati Uniti, il RSLN è stato una conferenza intensiva in cui l’analisi evangelica del cattolicesimo romano è stata al centro dei lavori. Metà dei partecipanti era alla prima esperienza con il RSLN, l’altra era costituita da studiosi già intervenuti in precedenti edizioni. Molti dei partecipanti erano docenti presso facoltà di teologia evangelica, dottorandi in teologia o aventi ruoli di responsabilità in ministeri evangelici.

Gli argomenti trattati durante il RSLN hanno incluso: i pilastri della visione cattolica (l’interdipendenza tra natura e grazia e l’interconnessione tra Cristo e la chiesa), il cattolicesimo come visione del mondo, lo Spirito Santo nella teologia della Riforma e nel processo sinodale, lezioni per oggi dallo scambio tra Sadoleto e Calvino, duemila anni di apparizioni mariane, un approccio evangelico a Tommaso d’Aquino, la teoria dello sviluppo dottrinale di J.H. Newman, il dogma dell’assunzione corporale di Maria, le sfide nell’evangelizzazione dei cattolici, le ragioni che spingono alcuni protestanti a convertirsi al cattolicesimo, il metodo teologico del cattolicesimo, la teologia cattolica del sacerdozio e dell’eucaristia, le tendenze della missiologia cattolica, la visione beatifica nella teologia protestante e cattolica.  Alle relazioni sono seguiti dibattiti e conversazioni informali che hanno aiutato i partecipanti ad affinare le questioni e a condividere le applicazioni dei vari temi ai loro contesti specifici di servizio accademico, ecclesiale o missionario.

Durante il RSLN si è tenuta anche una sessione di dialogo con un teologo cattolico, a testimonianza del fatto che l’analisi evangelica è aperta al dialogo, pur non praticando forme di dialogo “ecumenico” che presuppongono l’unità cristiana. Il dialogo è un’opportunità di incontro. Per l’occasione è intervenuto il prof. Philipp Renczes, decano della Facoltà di teologia dell’Università Gregoriana. Renczes ha presentato alcune sfide che la teologia cattolica affronta e ha risposto a numerose domande sulle tendenze attuali all’interno del cattolicesimo.

Come in edizioni precedenti, anche quest’anno vi è stata una serata pubblica aperta alle chiese evangeliche romane. Per l’occasione, Gavin Ortlund, apologeta evangelico nord-americano molto attivo su YouTube, ha parlato sul tema “Siate sempre pronti: condividere la fede oggi”, incoraggiando tutti a cogliere ogni opportunità con coraggio, rispetto e fiducia nel Signore.

Durante il RSLN è stato anche presentato il libro in inglese dal titolo “Il credo di Nicea. Gli evangelici e i cattolici possono professarlo insieme?”, frutto della collaborazione di 11 studiosi del RLSN e che sarà pubblicato entro la fine dell’anno dall’editore australiano MatthiasMedia. Si tratta di un importante contribuito per il discernimento evangelico in vista del centenario del Concilio di Nicea che sarà ricordato nel 2025.