Sovranità delle sfere (evangelica) e sussidiarietà (cattolica): così vicine, così lontane

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La “sovranità delle sfere” è uno dei punti cardine del pensiero di Abraham Kuyper (1837-1920), così come la “sussidiarietà” è un caposaldo della dottrina sociale della chiesa cattolica. Spesso le due sono collegate l’una all’altra. Quali sono le somiglianze e le differenze?

La “sussidiarietà” è associata ad un contemporaneo di Kuyper, Papa Leone XIII, che nel 1891 pubblicava la Rerum novarum. Si trattava di un’enciclica che rilanciava un impegno della chiesa di Roma per favorire l’instaurazione di un nuovo ordine sociale. In quell’enciclica la Chiesa cattolica viene presentata come il collante dei gruppi intermedi e l’istituzione chiamata ad intervenire per migliorare le condizioni sociali (n. 13), a provvedere all’insegnamento (n. 16) attraverso cui educare tutte le classi sociali (n. 18).  Tutti questi interventi sono inseriti in un sistema sociale gerarchico in cui sono presenti sfere di ordine superiore (la chiesa e lo stato) e sfere di ordine inferiore (famiglia, associazioni, corpi intermedi) così come vengono definite da Giovanni Paolo II nell’enciclica Centesimus annus del 1991 (n. 48) a cento anni dalla Rerum novarum. La filosofia sociale che fa da sfondo alla sussidiarietà è quindi gerarchica e prevede la funzione d’intermediario della chiesa. 

Nell’ultima enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, la sussidiarietà è sempre inserita in una struttura gerarchica anche se l’enfasi è sul ruolo delle comunità di livello minore che sostengono le attività dello Stato (che è una comunità di livello superiore). Lo Stato quindi per Bergoglio non fa più da sussidio alla società civile ma riceve aiuto per lo svolgimento dei suoi compiti (n. 187).  Nell’applicazione della sussidiarietà nella sua accezione cattolica-romana, che sia essa dall’alto (Leone XIII) o dal basso (Francesco), la chiesa è elevata ad organo privilegiato di interlocuzione e di collante della società. Ciò produce confusione perché vengono sfumati i confini tra la chiesa, lo stato, i corpi intermedi quali la famiglia, le associazioni, ecc. Questa idea di sussidiarietà è da riformare perché si muove ancora in una cornice gerarchica della società, facendo la distinzione tra organi superiori e organi inferiori (o di ordine superiore e di ordine inferiore) e riducendo e impoverendo le vocazioni e le responsabilità dei corpi intermedi.

Al contrario, la “sovranità delle sfere” di Kuyper è una filosofia sociale che non prevede gerarchie e ruoli “intermediari” della chiesa di popolo, ma valorizza tutte le sfere nella loro responsabilità originaria. Il legame, l’interazione, il collegamento tra le diverse “sfere” della società, caratterizzato da riconoscimento reciproco e collaborazione, non significa che ogni organismo che compone la società è in grado di vivere in modo autonomo o autocentrato o indipendente. Ogni sfera necessita di una connessione con altri organismi presenti al suo interno, vivendo le relazioni sociali in modo armonico e nel reciproco rispetto, all’insegna di una simbiosi sociale.   

Kuyper infatti definisce la società guidata da una visione del mondo cristiana come una società relazionale. La convinzione di fondo è che la sovranità di Dio è da ritenersi valida per tutta l’intera creazione e pertanto l’ordine stabilito da Dio è da applicarsi in ogni ambito. Tutto quello che compone la vita e la società ha un suo specifico campo di azione e una sua autonomia senza abusi o interferenze esterne. Scuola, chiesa, stato, associazioni sindacali, commercio, hanno una propria area di responsabilità, con un proprio scopo, con una propria vocazione, nell’ordine stabilito da Dio, sotto la grazia comune di Dio e direttamente responsabile verso Dio.   

Se la chiesa è il punto di partenza della dottrina sociale cattolica, se lo Stato è il punto di partenza del pensiero socialista, se l’individuo è il punto di partenza del pensiero liberale, per Kuyper il punto di partenza è Dio stesso. Per Kuyper partire da Dio protegge da ogni tentativo di gerarchizzare o di stratificare la società in organi superiori e inferiori e presenta un’uguaglianza orizzontale tra organismi, nell’ottica della reciproca interazione. E’ arrivato il momento anche per l’Italia, così intrisa di pensiero cattolico, socialista e liberale, di confrontarsi con il pensiero sociale della “sovranità delle sfere”.  

(nell’ambito di “Libri per Roma” il 5 dicembre 2020 è stato presentato il libro Lezioni sul calvinismo di A. Kuyper che raccoglie le sei conferenze tenute all’Università di Princeton nel 1898. Sono intervenuti Michael Severance, direttore dell’Istituto Acton, e Liberato Vitale dell’ICED. Questo articolo è parte della relazione tenuta in quell’occasione. Il video può essere visto qui).