Troppo spesso, infatti, le relazioni famigliari (qualunque esse siano) sono vissute come luoghi inerti per il discepolato: esse non sono condite dalla preghiera, non sono animate dall’incoraggiamento reciproco, non sono segnate dalle discipline cristiane. Vi è imbarazzo, talvolta passività. Il punto è che se non cresciamo dentro le relazioni famigliari che sono primarie per la nostra vita, dove cresciamo?
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