Alessandro Piccirillo
Alessandro Piccirillo
Vive in provincia di Modena, è co-anziano della Chiesa CERBI di Formigine. Laureato in Scienze della Comunicazione a Bologna, compie un master in Bioetica a Padova. Da allora collabora con il Centro Studi di Etica e Bioetica dell’IFED di Padova, presso il quale ha anche concluso il Corso di Cultura Teologica. Lavora nel Clinical Data Management. Marito e padre di tre figli.
Le opere esposte sono mirate a condurre lo sguardo alla materialità del soffio vitale, la psyché, il nephesh, lo spirito che anima ciò che è materiale, plastico, fisico e tangibile.
Dalla Caduta di Adamo ed Eva, che peraltro si consuma attorno e tramite il cibo, il nostro rapporto con il cibo si è problematizzato. Il cibo proibito è stato presentato (ingannevolmente) come divinizzante, e il cibo proibito è stato consumato sovversivamente. Si è trattato del primo caso di "mangiare male". E questa ha portato noi ad avere una sorta di "disordine alimentare" universale o, meglio ancora, un rapporto disordinato con il cibo.
L’IA, come ogni altra tecnologia, non è moralmente neutrale. La sua invenzione come il suo utilizzo sono sempre il frutto di una specifica visione del mondo.
L’IA, come ogni altra tecnologia, non è moralmente neutrale. La sua invenzione come il suo utilizzo sono sempre il frutto di una specifica visione del mondo.
Se c’è un Vangelo che reclama Cristo come sovrano su ogni realtà e se ogni realtà umana come quella della sessualità e dell’identità di genere è infranta nel peccato, allora come credenti e discepoli di Cristo siamo chiamati ad annunciare e incarnare una storia migliore rispetto alle numerose narrazioni occidentali di auto-realizzazione.
Ora, mentre la necessità di criteri chiari che aiutino a orientare la deliberazione etica degli operatori sanitari è del tutto evidente, non si può semplicemente accogliere l’approccio della “maggior speranza di vita” con pragmatismo e neutralità.