L’analisi di Blocher dell’ecclesiologia cattolica dovrebbe essere letta e studiata da tutti gli evangelici che ambiscono a “dialogare” col cattolicesimo ad ogni livello: locale, nazionale ed internazionale.
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Da sistematico, lo sforzo di Blocher è di penetrare l’ecclesiologia cattolica, non soltanto affastellando dati, ma sviscerandone la struttura interna e cercando di coglierne i collegamenti che legittimano l’alta concezione che la chiesa di Roma ha di sé.
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Considero Henri Blocher tra i primi quattro teologi sistematici evangelici viventi, insieme a John Frame, Paul Wells e Pietro Bolognesi.
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La metafora della chiesa come ambasciata non è sviluppata nei termini del diritto internazionale, ma in quelli pattizi nel contesto del motivo creazione, peccato, redenzione. L’A. costruisce un’ampia configurazione teologica per affermare il governo di Dio sul mondo intero in cui lo stato rappresenta un “delegato” (“delegate model”) e la chiesa il “vice” (“deputy model”) (374).
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