Antonio Racca
Antonio Racca
Antonio Racca è nato a Napoli nel 1954. Dopo aver acquisito formazione tecnica e giuridica, per 42 anni ha lavorato come funzionario giudiziario presso il Ministero della Giustizia. Nel 2000 ha conseguito il diploma di Cultura Teologica presso l’I.F.E.D. di Padova e, nel 2009, la Laurea in Scienze Bibliche e Teologiche presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma. È membro della Chiesa Evangelica Battista Riformata di Monte di Procida (NA) e coordinatore del distretto Campania dell'Alleanza Evangelica Italiana. È sposato e padre di due figli.
Il cristianesimo progressista prospetta un abbandono della fede storica, asserendo che la comprensione storica del cristianesimo sia ormai superata
Se uno prende in mano la Bibbia, da dove inizia? E come inizia? Parte da una tabula rasa o ha già un insieme di pensieri che ne guideranno la lettura? Sono tutte domande legittime che si ripresentano tutte le volte che apriamo la Bibbia, soprattutto le prime volte.
L’opinione pubblica è divisa. C’è chi ammira Flexman, c’è chi lo disapprova, chi lo apprezza ed anche lo emula. Potrebbe esserci una o più giustificazione per queste azioni?
Che l’Italia non sia mai nei primi posti delle classifiche sulla lettura è ormai risaputo. Eppure alcuni dati mostrano tendenze in miglioramento. L’interesse rinnovato nella lettura trova gli evangelici in linea con la situazione generale o li vede come eccezione?
Lo Stato italiano ha dato seguito alla direttiva istituendo il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani per il periodo 2022-2025.
Nel contesto della grazia comune, è bene essere sale e luce della terra limitando i guasti del peccato a livello del sistema sapendo che, in forza della grazia speciale, solo Cristo può cambiare i cuori delle persone e portare a cambiamenti radicali.
La piaga degli stupri è figlia di molte madri e di molti padri e qualcosa di profondo va spezzato per contrastarla e per contrapporle una cultura diversa.
La cura di sé resta un tema di ricerca appassionante, ma l’esercizio resta vacuo quando la persona viene lasciata da sola a ricercare il senso dentro di sé. È come cercare un ago inesistente in un pagliaio infinito.
Di fronte alle sirene delle unità inter-religiosa di cui la “Giornata per la Fratellanza Umana” è figlia, è meglio restare fedeli a Colui che disse “Io sono il Signore Dio tuo, non avere altri dii al di fuori di me” (Esodo 20,1-4). Questo Dio, il solo e vero Dio e Padre, si è rivelato nella Persona del Figlio incarnato, il Signore Gesù, e nell’invio dello Spirito Santo, terza Persona della Trinità. Questa è la fede una volta e per sempre tramandata ai santi (Giuda 4).
Da un teologo, mi sarei aspettato una proposta teologica e non umanistica.
La radicale differenza con la fede evangelica non inficia affatto l’utilità e l’importanza del dialogo. Quando si possiede una chiara identità non c’è d’aver paura del confronto con altre comprensioni. Solo un atteggiamento settario sfugge al dialogo.
Viviamo in una società pornificata?
Gli interventi umani possono agire sugli effetti che le persone vivono, ma solo la grazia trasformatrice di Dio in Gesù Cristo risolve il problema morale che è dovuto alla rottura del patto.
L’etica animale è collegata alla visione del mondo che si ha. Se non è la Bibbia a ispirare quella cristiana, essa sarà a rimorchio o di paradigmi zoolatrici o antropolatrici.
Quante conseguenze negative si accumulano quando viene meno la conversazione tra coniugi, tra genitori e figli, tra fratelli della chiesa, tra amici? Sembra che sia in atto un processo evolutivo di disumanizzazione con perdita della valorizzazione dell’essere umano in quanto essere relazionale che conversa.
Può sembrare paradossale, ma la società liquida come ideologia rivela il suo assolutismo e la sua rigidità. Si mette su un pendio scivoloso che può portare ad esiti distruttivi.
Nel corso della storia della chiesa sono stati commessi degli errori nel modo in cui le donne sono state considerate. Essi vanno vanno corretti.
Se non sono i credenti in Gesù Cristo a vivere i suoi insegnamenti, possiamo aspettarci che gli altri lo facciano?
A cosa si riferisce la transizione ecologica quando pensa ad un cambiamento radicale?
Elena è solo l’ultimo episodio che chiama la comunità nazionale, evangelici italiani inclusi, a non mettere la testa sotto il cuscino e a tenere un dibattito pubblico di spessore, evitando di considerare la morte un tabù e nemmeno un’arma ideologica da brandire.
La rivoluzione culturale, sessuale, che investe la politica, l’istruzione, le persone e le società, appare come un gettare via l’acqua sporca con tutto il bambino, come dice il vecchio proverbio popolare.
Il gender è ancora un tema “caldo” nella società contemporanea. Il libro di Sharon James, Ideologia del Gender. Cosa devono sapere i cristiani?, Caltanissetta, Alfa & Omega 2022, è un’utile mappa per orientarsi sulle principali questioni sollevate dalla discussione su identità sessuale e identità di genere.
La filosofia del “voglio tutto e subito” sembra contrastare con la realtà.
Sapete che ci sono tracce della riforma protestante a Napoli? Perché la Passeggiata della Riforma a Napoli? La Riforma protestante del XVI secolo interessò tutta l’Europa, risvegliando le coscienze e suscitando un movimento dell’evangelo. In Italia, diversamente dal resto dell’Europa, la Riforma fu un evento mancato per l’opposizione del sistema religioso romano.
Oggi, molti si chiedono “Dov’è Dio nella guerra in Ucraina?”. Non sono pochi coloro che, di fronte ad eventi tragici, con senso di preoccupazione ed angoscia, domandano con un tono accusatorio o dubbioso: “Dov’è Dio?”. Perché permette il male? Perché non interviene?
Tutti, nella vita, svolgono un periodo di apprendistato prima iniziare a svolgere un’attività. Dagli elementi semplici si passa gradualmente a livelli superiori. Per imparare ci vuole qualcuno che insegni.
Di fronte alle sirene delle unità inter-religiosa di cui la “Giornata per la Fratellanza Umana” è figlia, è meglio restare fedeli a Colui che disse “Io sono il Signore Dio tuo, non avere altri dii al di fuori di me” (Esodo 20,1-4). Questo Dio, il solo e vero Dio e Padre, si è rivelato nella Persona del Figlio incarnato, il Signore Gesù, e nell’invio dello Spirito Santo, terza Persona della Trinità. Questa è la fede una volta e per sempre tramandata ai santi (Giuda 4).
La coscienza di essere piccoli va bene, ma la consapevolezza di essere peccatori è ancora meglio.
La domanda “quanto evangelici siamo?” interpella il nostro modo di ricevere, leggere e vivere la Bibbia come Parola di Dio, per la vita intera, nella comunione della chiesa, per la gloria di Dio e la testimonianza dell’evangelo nel mondo.
La Bibbia non può dunque essere considerata come i giornali della sala di attesa di uno studio medico che invecchiano e perdono di attualità dopo poche settimane. Anche nel nuovo anno, la Bibbia è la Parola di Dio per tutta la vita, per ogni persona, per l’eternità.